Polizia Usa, contro l’impopolarità arrivano gli Avengers

I volontari del progetto "Heroes, cops and kids" girano le scuole per riavvicinare i cittadini alle forze dell'ordine dopo i fatti di Baltimora e Ferguson. Nel 2016, però, sono già 400 le vittime a seguito di scontri a fuoco con gli agenti

  

Una sfida da supereroi, quella di riavvicinare la cittadinanza alla polizia Usa. Soprattutto dopo i casi di persone morte a seguito di uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine a stelle e strisce – alcune delle quali disarmate. La lista è lunga: solo nel 2016 sono già 400 le vittime, 55 solo in California (dati The Counted, database interattivo ideato dal The Guardian). A colpire ancor di più l’immagine della polizia ci ha pensato anche la sentenza di assoluzione del poliziotto Edward Nero, arrivata il 23 maggio. Accusato di essere coinvolto nel caso della morte del giovane afroamericano Freddy Gray, Nero è stato prosciolto da ogni accusa. E ora si temono nuove manifestazioni di protesta. Gray, che ha perso la vita nell’aprile 2015 a Baltimora, era stato fermato per possesso di arma da taglio. Ammanettato e caricato su un furgone della polizia per essere trasportato in carcere, Gray ci è arrivato in coma a seguito di una lesione alla spina dorsale. La sentenza che ha scagionato Nero non fuga le ombre sulle forze dell’ordine accusate anche di razzismo dopo i casi di Ferguson. Ad aiutare la polizia a ripulire la propria immagine sono arrivati gli Avengers del progetto Heroes,cops and kids. Un’associazione di volontari che nei panni di Captain America, Hulk e compagni (anche Dc, come Batman e Wonder Woman) girano le scuole per incontrare i giovani alunni, futuri cittadini, con l’intento di riportare in auge i valori di lealtà, collaborazione e servizio per il prossimo su cui dovrebbe sempre basarsi il corpo di polizia.

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