Nelle strategie per il mercato unico digitale e per il mercato unico, la Commissione Europea ha presentato il 25 maggio un pacchetto, articolato in tre proposte, che mira a promuovere il commercio elettronico contrastando la pratica del blocco geografico, rendendo la consegna transfrontaliera dei pacchi meno costosa e più efficiente e promuovendo la fiducia dei consumatori grazie a una migliore protezione e applicazione delle norme.
Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione europea e Commissario per il mercato unico digitale, ha dichiarato: «Troppo spesso coloro che vorrebbero acquistare online non hanno accesso alle offerte più convenienti oppure decidono di non acquistare all’estero perché il costo della consegna è eccessivo o perché non sanno come far valere i propri diritti in caso di complicazioni. Vogliamo risolvere i problemi che impediscono ai consumatori e alle imprese di sfruttare appieno la possibilità di acquistare e vendere prodotti e servizi online».
Il pacchetto per il commercio elettronico si compone di tre proposte legislative:
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per contrastare il blocco geografico ingiustificato e altre forme di discriminazione in base alla nazionalità o al luogo di residenza o di stabilimento;
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sui servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi per aumentare la trasparenza dei prezzi e migliorare la sorveglianza normativa;
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per migliorare l’applicazione dei diritti dei consumatori e fornire orientamenti che chiariscano, tra l’altro, cosa costituisce una pratica commerciale sleale nel mondo digitale.
Stop al blocco geografico e alle discriminazioni
La Commissione propone norme per garantire che i consumatori che intendono acquistare prodotti e servizi in un altro paese dell’Ue, online o di persona, non siano discriminati in termini di accesso ai prezzi, condizioni di vendita o di pagamento, tranne se ciò sia oggettivamente giustificato per motivi quali l’Iva o disposizioni di legge di interesse generale.
Per evitare di imporre oneri sproporzionati alle imprese, il regolamento non stabilisce l’obbligo di effettuare consegne in tutta l’Ue ed esenta da alcune disposizioni le piccole imprese cui si applica una soglia Iva nazionale.
Il primo punto del pacchetto vuole contrastare il blocco geografico ingiustificato e altre forme di discriminazione in base alla nazionalità o al luogo di residenza o di stabilimento
Consegne transfrontaliere meno costose e più efficienti
Il regolamento proposto oggi aumenterà la trasparenza dei prezzi e la sorveglianza regolamentare sui servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi: così i consumatori e i dettaglianti potranno beneficiare di consegne meno costose e condizioni di restituzione più agevoli anche da e per le regioni periferiche.
I consumatori e le piccole imprese lamentano che problemi di consegna dei pacchi, in particolare spese elevate di consegna transfrontaliera, impediscono loro di vendere o acquistare più attivamente in tutta l’Ue. I prezzi praticati dagli operatori postali per la consegna di un pacchetto in un altro Stato membro sono spesso fino a cinque volte più alti dei prezzi nazionali, senza una chiara correlazione con i costi effettivi.
Il regolamento proposto incoraggerà la concorrenza, introducendo una maggiore trasparenza dei prezzi.
Il regolamento proposto oggi aumenterà la trasparenza dei prezzi e la sorveglianza regolamentare sui servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi: così i consumatori e i dettaglianti potranno beneficiare di consegne meno costose e condizioni di restituzione più agevoli anche da e per le regioni periferiche
Aumentare la fiducia dei consumatori nell’e-commerce
La proposta di revisione del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori conferirà maggiori poteri alle autorità nazionali in modo che i consumatori possano far meglio valere i loro diritti. Esse potranno:
Verificare se i siti Internet praticano il blocco geografico dei consumatori oppure offrono condizioni post-vendita che non rispettano le norme UE (ad esempio sul diritto di recesso).
Ordinare l’immediata rimozione dei siti web che ospitano offerte truffaldine.
Chiedere informazioni ai gestori dei registri dei nomi di dominio e alle banche per accertare l’identità dell’operatore responsabile.
In caso di violazione dei diritti dei consumatori a livello dell’Ue, la Commissione potrà coordinare azioni comuni con le autorità nazionali di contrasto per porre fine a queste pratiche. Garantirà una protezione dei consumatori più tempestiva, facendo nel contempo risparmiare tempo e risorse agli Stati membri e alle imprese.
Articolo tratto da Tendenze Online
A cura di Fabrizio Gomarasca – @gomafab