Italiano, 31 anni, speleologo. Si chiama Francesco Sauro il nostro giovane connazionale che è entrato nella lista stilata da Time dei dieci Millennial che cambieranno il mondo. Generazione strana, quella dei nati fra la seconda metà degli anni’80 e gli inizi del Duemila. I sociologi la identificano con la lettera Y, gli economisti la associano alla crisi del 2008, politologi e sondaggisti non sanno come classificarla, i pubblicitatri fanno a gare per vendergli tutto ciò che desiderano e gli editori la rincorrono per chiederlgli di leggere un giornale. Eppure, come dimostra la storia di Sauro, quel che più vogliono è seguire i propri sogni: andare alla scoperta di grotte e cunicoli in giro per il mondo. Come ha già fatto in Venezuela dove, assieme al Gruppo Speleologico Italiano, ha esplorato per la prima volta il sistema di tunnel naturali di Imawarì Yeuta. Un complesso di quarzo roccioso in cui si nascondo laghi color violetto e cristalli sacri per la popolazione locale. Un’impresa che gli è valsa la menzione da parte del settimanale statunitense. La speranza, si legge nella motivazione, è che lo studio di questi pertugi ancora inesplorati e ben conservati aiuti a capire le origini della vita. La passione per la speleologia Sauro l’ha ereditata dal padre che lo ha accompagnato nelle prime escursioni sui monti Lessini in provincia di Verona. Un interesse che l’ha portato ad affiliarsi al gruppo La Vetta, impegnato dal 1991 nell’esplorazione dei luoghi remoti del pianeta, e a un Premio Rolex nel 2014.
9 Giugno 2016