Dai topi di Roma ai cani soccorritori, è l’estate più animale di sempre

A fine maggio, la vicenda del gorilla Harabe ha diviso l'opinione pubblica: pericoloso o no? Intanto lo hanno abbattuto. Ma alcune storie possono avere anche un lieto fine, come l'elefantessa salvata da un intero villaggi in India

Tra le immagini di dolore e di lutto del terremoto ce ne sono alcune che non dimenticheremo: tra queste sicuramente c’è la foto del cagnolino accucciato sulla barella accanto al suo padrone di 97 anni, sopravvissuto al sisma. Non lo lascia un attimo. Non c’è verso di farlo allontanare. E altri cani – pastori tedeschi, labrador e border collie – a fianco dei soccorritori sono stati indispensabili per salvare vite. La piccola Giorgia, salva dopo 16 ore sotto le macerie, è stata segnalata dal pastore Leo. Finora questi cani meravigliosi hanno salvato 60 persone, altre 50 quelle ritrovate che purtroppo non ce l’hanno fatta.

Quella del 2016 sarà ricordata come l’estate in cui gli animali sono stati protagonisti, nel bene e nel male. Era la fine di maggio quando il direttore dello zoo di Cincinnati, Thane Maynard, ordinò di sopprimere il gorilla Harambe per impedire che si accanisse contro un bimbo di quattro anni che era scivolato nella gabbia. Il video dell’incidente ha fatto il giro del mondo. L’opinione pubblica si è divisa, si è commossa, ha filosofeggiato contro gli zoo o contro l’animalismo esasperato. Ma da quel giorno gli animali hanno primeggiato, protagonisti di notizie belle e brutte, curiose o strappalacrime, scientifiche o cronachistiche. Non è più vero il vecchio detto secondo cui il cane che morde il padrone non fa notizia ma il contrario sì. E’ vero invece che gli animali e le loro imprese interessano un vastissimo pubblico.

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A metà giugno ha tenuto tutti col fiato sospeso la notizia del bimbo ucciso da un alligatore nel Resort Disney World di Orlando. Il piccolo Lane Graves, di soli due anni, stava giocando con il fratellino e la mamma ai margini di un laghetto artificiale quando il coccodrillo lo ha aggredito trascinandolo in acqua. Possibile? In un luogo costruito appositamente per gli svaghi infantili, per dare corpo ai sogni spensierati dell’infanzia? Nessun cartello avvertiva della pericolosità delle acque di quel laghetto: la Disney è finita sotto accusa ma se l’è cavata solo con la perdita dell’1,30% delle azioni.

Ma anche gli animali che consideriamo i più fedeli amici dell’uomo possono uccidere: è accaduto di recente nella villetta di Mascalucia dove due dogo argentini di tre e otto anni hanno sbranato un bimbo di appena un anno e mezzo. Una notizia che ha attizzato polemiche su cui trovare un accordo è impossibile. Esistono razze canine pericolose per l’uomo? Secondo gli amanti dei cani assolutamente no, è tutta questione di educazione dell’animale. Secondo il Codacons assolutamente sì: «Il morso di un volpino non causa certo le stesse ferite del morso di un rottweiler o di un dogo argentino. L’aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall’ex ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza».

Ma sono quelle coronate da lieto fine le storie di cani che ci toccano più in profondità, come quella di Blanka, un siberian husky femmina di due anni e mezzo, che ha vinto a metà agosto la 55/a edizione del Premio Fedeltà del Cane di San Rocco di Camogli a Genova. In una cittadina in provincia di Arezzo, Blanka ha avvertito la crisi ipoglicemica del padroncino Gianmarco, 9 anni, affetto da diabete, e ha svegliato i genitori, salvandogli la vita. Capita anche che, se la storia non è a lieto fine, si faccia il tifo per l’animale a discapito dell’uomo: così dopo la morte del matador Victor Barrio di 29 anni, incornato durante una corrida a Teruel in diretta televisiva, sui social il toro Lorenzo è diventato una specie di eroe per gli animalisti più fanatici e ferocemente contrari alle corride.

Ma anche gli animali che consideriamo i più fedeli amici dell’uomo possono uccidere: è accaduto di recente nella villetta di Mascalucia dove due dogo argentini di tre e otto anni hanno sbranato un bimbo di appena un anno e mezzo. Esistono razze canine pericolose per l’uomo? Secondo gli amanti dei cani assolutamente no, è tutta questione di educazione dell’animale. Secondo il Codacons assolutamente sì

Occorre prenderne atto: gli animali fanno parte della nostra esistenza. Come spiegava lo psicologo James Hillman «ognuno di noi è un microcosmo che incorpora gli animali, un’arca di Noè». Per questo l’estate 2016 ha conosciuto anche speciali classifiche delle regioni e delle località dove la vacanza con gli “amici pelosi” è più soddisfacente. Sono 25 milioni, infatti, gli italiani che vivono con un animale di compagnia e per i quali le ferie sono un momento di ansia più che di svago. Le mete più “pet friendly” sono in Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Liguria e Marche. Tra le destinazioni balneari le più attrezzate sono Rimini, Civitanova Marche, Alassio, Riccione e Cecina. Il motivo di tanto interesse per cani e gatti è anche economico: la spesa complessiva dedicata agli animali in vacanza questa estate è stata stimata in oltre 185 milioni per una popolazione potenziale di oltre 1 milione e 100mila animali.

Gli animali però possono anche risultare problematici, come i cinghiali che si fanno il bagno tranquillamente nella baia di Copanello (un incubo per gli agricoltori della zona) o come i topi che hanno compromesso l’immagine di Roma e portato l’emergenza spazzatura della Capitale sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo. I topi di Tor Bella Monaca in particolare, immortalati in un video, hanno dato la sveglia alla giunta Cinquestelle e obbligato la sindaca Virginia Raggi a passare al contrattacco: «Alcuni romani sono incivili, nel quartiere Prati hanno lasciato vicino ai cassonetti addirittura le vasche da bagno».

Gli animali fanno parte della nostra esistenza. Come spiegava lo psicologo James Hillman «ognuno di noi è un microcosmo che incorpora gli animali, un’arca di Noè». Sono 25 milioni, infatti, gli italiani che vivono con un animale di compagnia e per i quali le ferie sono un momento di ansia più che di svago

Quando non risultano fastidiosi per la convivenza, gli animali e il loro destino sollecitano in noi l’anima soffocata di “piccoli esploratori”, appagano la nostra sete di fantasie alla Salgari o alla Jules Verne: così non possiamo fare a meno di leggere degli squali della Groenlandia, gli animali più longevi, che possono vivere fino a 400 anni; della morte di Machli, la tigre più vecchia del mondo in libertà, deceduta a 19 anni nel parco nazionale indiano di Ranthambore qualche giorno fa; della sfortunata elefantessa separata dal suo branco nello stato indiano dell’Assam dalle acque in piena del fiume Brahmaputra e arrivata fino in Bangladesh. Un’avventura cominciata il 26 giugno: l’elefantessa ha viaggiato per centinaia di chilometri fino a raggiungere Jamalpur, dove è stata catturata e sedata. Quando tutto sembrava finito e già si pensava al suo reinserimento nella foresta, l’elefantessa, molto debole e disorientata, è caduta in uno stagno dove rischiava di affogare. Per salvarla l’intera popolazione della zona di Sarishabarhi si è mobilitata in uno sforzo che però deve averla ulteriormente indebolita fino alla morte per infarto.