Ci sono parole che gli inglesi più educati non direbbero mai: e sbaglierebbero. All’apparenza sembrano parolacce, espressioni volgari e indecenti. In realtà sono forme del tutto innocenti, anche simpatiche, che per accidenti imprevedibili del destino sono finiti per somigliare molto a parole-da-non-dire mai.
Un caso è cock-a-bendy. Non è chiaro cosa significhi, ma a occhio c’è la parola cock (che non vale la pena tradurre) e bend, curva, o piega. Il piegatore di cazzi? Ma no. È solo un’espressione scozzese per indicare “una persona che conta molto poco ma che si dà tante arie”.
E il titbow? Si intravedono le tits, cioè le tette, e un bow, cioè l’arco. Cosa sarà: un nuovo strumento erotico? Una particolare forma di reggiseno? Niente di tutto questo. Il titbow altro non è che quell’effetto ottico che si produce quando l’aria è molto calda e le cose, nella distanza, appaiono sfocate e mosse. Tutto molto meno piccante.
Ancora: il sexangle? Stavola ci sono pochi dubbi: c’è il sex, che non abbisogna di traduzioni, e c’è l’angle, cioè l’angolatura. Sarà un’espressione inventata per dare un nome a qualche porcheria, o a qualche nuova posizione sessuale, più o meno ergonomica? Per niente. È un altro modo per dire hexagon, cioè esagono. Sex è il più prosaico “sei” latino, e angle è solo l’angolo. Peccato.
Insomma, esistono tante parole che l’inglese non bene istruito potrebbe scambiare per volgarità, girando lo sguardo appena le vede o tappandosi le orecchie ogni volta che le sente, ma che sono del tutto lecite. Paul Anthony Jones di Haggard Hawks ne ha trovate ben dieci (tra cui le tre suddette) e le racconta in un video simpatico: