E’ salito a 247 il numero dei morti accertati secondo l’ ultimo bilancio diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile. Le vittime sono 190 nel Reatino e 57 nell’Ascolano. Alle 5:17 nuova scossa di magnitudo 4.5, chiaramente avvertita in Marche e Lazio.
Si alza drammaticamente, con il passare delle ore, il numero delle vittime nel terremoto nel centro Italia. «Ci sono 106 morti sulla parte laziale e 53 sulla marchigiana,quindi il bilancio ufficiale sale a 159 vittime», ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, a Porta a Porta su Rai1. «Sappiamo – ha aggiunto – che ci sono ritrovamenti in corso e quindi il numero crescerà, ma per rispetto delle operazioni, anche di riconoscimento delle salme, mi attengo a questi numeri». Sempre a Porta a Porta, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato: «Ora solo ad Amatrice siamo a 112 vittime, purtroppo sono moltissime». Nelle zone colpite del sisma, sono state intanto predisposte delle tendopoli.
La situazione sismica nella zona del terremoto «continua ad essere di forte e piena attività con molte repliche che si susseguono». A sottolinearlo è stata la responsabile della struttura terremoti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Daniela Pantosti. Finora ci sono state circa 250 scosse. Una delle più violente nel tardo pomeriggio ha interessato l’area tra Lazio e Marche. L’epicentro è stato ad Accumoli con magnitudo di 4.4.
Nella conferenza stampa nella prefettura di Rieti al termine della visita nei paesi colpiti dal terremoto il presidente del Consiglio Matteo Renzi esprime il suo dolore. «Almeno 120 vite spezzate, il bilancio è provvisorio». L’impegno è «per una ricostruzione vera». I primi provvedimenti «saranno fatti già domani con il Consiglio dei ministri».
«Il cuore grande dell’Italia sta rispondendo, c’è la sfida per la credibilità di tutte le istituzioni», ha aggiunto il capo del governo. Credibilità «è garantire una ricostruzione che permetta agli abitanti di vivere queste comunità, di ripartire da questi borghi così belli che hanno un passato così meraviglioso che non può finire».
Intanto sono 368 i feriti trasportati in ospedale dai territori di Amatrice e Accumoli.
Secondo le dichiarazioni della Protezione Civile il bilancio delle vittime è salito a 73.
Secondo l’Ansa, che parla di dato non ufficiale, sarebbero 63 i morti nei sismi di stanotte.
“Nel tardo pomeriggio visiterò la zona e parteciperò alle riunioni operative. Questo è il tempo della commozione e della reazione. Nei momenti di difficoltà l’Italia sa come fare e mostra il suo volto più bello. Non lasceremo nessuno da solo”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
I fatti del terremoto che ha colpito il centro Italia nella notte di mercoledì 24, raccolti in un articolo: questo.
«Lo diciamo dal terremoto del Friuli. In questo Paese in caso di compravendita degli immobili si chiede un certificato di risparmio energetico e non si chiede un certificato di stabilità del fabbricato, come se la stabilità fosse meno importante. È il momento di fare un grande lavoro di prevenzione che tocchi anche i grandi interessi, come ci possono essere in questi casi». Lo ha detto a RadioRai il presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano. «Dalle immagini che ho visto, gli edifici più recenti hanno retto», ha aggiunto.
Il sindaco di Accumoli (Rieti) a RaiNews: «Qui distruzione come all’Aquila. Il numero delle vittime destinato a salire». Nel paese pochi minuti fa un uomo di 65 anni è stato estratto estratto vivo dalle macerie.
Le parole del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi: «Decine di vittime. Tanti sotto le macerie, stiamo allestendo un luogo per le salme». Le riporta Radio Rai. Dal paese testimonianze parlano di decine di barelle e di numerose persone portate via senza vita dal luogo del terremoto. Il paese ha 69 frazioni. Alcune di queste, secondo la protezione civile, sono irrangiungibili.
La mappa di scuotimento, rilasciata dall’Ingv
Un altro bambino è stato estratto vivo dalle macerie a Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto. È il fratellino del bimbo già estratto nelle ore precedenti. Lo riferisce RadioRai. La nonna dov’erano ospiti li ha infilati con lei sotto al letto e questo ha permesso di evitare che fossero completamente sepolti dai calcinacci. Tutta la frazione continua però a essere inaccessibile dalla strada statale e si arriva solo a piedi. I volontari stanno portando acqua e coperte nel paese.
Si aggrava il bilancio delle vittime. Secondo Rainews, nella sola frazione di Pescara del Tronto ci sono 10 morti. Otto sono nel borgo di Pescara del Tronto, due in case sparse sul territorio della frazione. La fonte è la protezione civile regionale. Sale così ad oltre 20 il numero dei deceduti nel sisma.
«Ci sono tante persone che stanno sotto. Oltre sette». Lo ha detto a RadioRai il parroco di Amatrice, Fabio Gammarota, che ha lanciato un appello: «Occorrono, picconi, pale, guanti, scarpe che possano resistere alle macerie». Ieri sera il paese ha ospitato una manifestazione, la “sagra delle sagre”, che ha attirato molte persone. Le strade erano affollatissime.
Nel borgo di Pescara del Tronto, frazione di Arquata (AP), almeno un centinaio di persone sono disperse. Lo riferisce RadioRai. Decine di case sono crollate, oltre alla chiesa del borgo. Sono residenti ma anche turisti in prevalenza romani. I soccorritori stanno cercando di estrarre a mani nude o con pale molte famiglie che al momento della scossa stavano dormendo. Tra i dispersi un giovane di Pomezia.
Arquata del Tronto, la zona interessata dal sisma:
È parzialmente agibile l’ospedale di Amatrice. È stato allestito un centro di pronto intervento nel piazzale antistante all’ospedale. Sei persone sono sono state portate via in eliosoccorso, due di queste sono in codice rosso. È in corso lo spostamento dei pazienti nell’ospedale di Rieti. Urge sangue, di tutti i tipi: è stato lanciato un appello a donare sangue all’ospedale De Lellis di Rieti, si può andare fino alle 11, portando carta di identità e codice fiscale. Sui social network si vedono già file di persone andate a donare il sangue. Il numero verde della Protezione Civile è 800.840.840. Il numero della sala operativa della Protezione civile del Lazio è 803 555. Nella città, riferisce RadioRai, i pericoli di crolli sono continui.
Sono state riattivate alle 7.15 tutte le linee ferroviarie regionali che erano state interrotte per le verifiche dei tecnici Rfi a seguito delle scosse di terremoto nel centro Italia. Il traffico è stato sempre regolare sulla linea Alta Velocità. Lo rende noto il gruppo Ferrovie dello Stato.
Il bilancio del terremoto della notte nel centro Italia sono almeno 14. Allo stato attuale si contano sei morti ad Accumoli, cinque ad Arquata, tre ad Amatrice.
«Amatrice non c’è più. È crollato tutto. Le case storiche sono crollate tutte. Era pieno di turisti. Qui in estate si arriva a 30mila persone, compresi i paesi vicini», ha detto una testimone a Radio Popolare. «C’è gente che abita nei vicoli e non può uscire da casa per le macerie». Ad Amatrice la Torre civica è ancora in piedi ma è in bilico. La chiesa di Sant’Agostino è gravemente danneggiata. Il paese d’estate è particolarmente frequentata da turisti romani, viene chiamato “la montagna di Roma”.
Sommando le dichiarazioni ufficiali, finora le vittime accertate sarebbero dieci, a quanto ne riferisce Radio Rai. Almeno sei vittime sono state recuperate ad Accumuli, epicentro del sisma.
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Secondo la Protezione Civile il sisma, come intensità ed effetti, è paragonabile a quello dell’Aquila
Secondo Paolo Messina, direttore dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Igag) del Consiglio, «data la vastità dell’area che è stata colpita è presumibile che l’ipocentro si trovi a profondità anche superiore ai 4 chilometri, probabilmente intorno ai 7 km. Non dobbiamo stabilire un nesso diretto con le scosse avvertite in Sicilia. È purtroppo possibile che si verifichino altre scosse, speriamo di magnitudo inferiore. In questa situazione l’unica cosa da fare è seguire le indicazioni di protezione civile e sindaci»
Testimonianze riferiscono che ad Amatrice le case vecchie sono tutte crollate. L’ospedale di Amatrice sarebbe inagibile. I feriti vengono trasportati all’ospedale di Rieti
Il sindaco di Amatrice, Sergio Perozzi riferisce a Radio Rai di «un paese che non c’è più», parla di «gente sotto le macerie» aggiunge «Temo morti». Il sindaco di Accumoli parla di «Una famiglia sepolta sotto al crollo, per ora mancano quattro persone». Nella frazione di Illlica ci sarebbero quattro morti accertati Entrambi i sindaci riferiscono di strade bloccate e impossibilità per i soccorsi di raggiungere il paese.
Il terremoto è stato avvertito a Sud fino a Napoli, a Nord fino all’Emilia Romagna.
Due vittime accertate in provincia di Ascoli Piceno, ma il bilancio è destinato a crescere. Una scossa di terremoto alle 3, 36 di magnitudo 6.0 è stata registrata con epicentro ad Accumoli, in provincia di Rieti, nel mezzo tra Norcia e Amatrice. Una successiva scossa è stata registrata alle 4,33, con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata).