Il futuro del mondo, ancora una volta, lo decidono i medici. O meglio, le cartelle cliniche dei candidati alla presidenza degli Stati Uniti. Hillary Clinton, hanno fatto sapere dal suo entourage, “sta benissimo” ed “è in condizioni perfette per diventare presidente”. Secondo il suo avversario, il repubblicano Donald Trump, invece, “non si può nemmeno essere sicuri che riesca a stare in piedi per un’ora”. Infierisce. Lui, dicono i suoi medici, sarebbe in condizioni eccellenti.
In ogni caso il sistema americano funziona così: il presidente (come buon senso richiede) deve godere di buona salute. Sotto questo aspetto è lecito, per gli elettori, avere notizie approfondite e sicure. Per cui, oltre le strumentalizzazione fatte da Trump e dai suoi, la domanda, insomma, rimane la stessa: come sono le condizioni di salute di Hillary?
Il sito PJMedia si è preso la briga di ripercorrere 18 anni di storia clinica della candidata, mettendo in fila tutte le sue problematiche. Si scopre, ad esempio, che nel 1998 ha dovuto intervenire per un trombo situato dietro al suo ginocchio destro. “Non volevo correre il rischio che arrivasse al cervello, al suo cuore o ai suoi polmoni”.
Svenimento
Nel 2005 è svenuta in pubblico, durante un comizio. “Aveva detto che si sentiva male, con un po’ di nausea”. Poi è crollata. La sicurezza è intervenuta al volo e hanno provveduto a curarla. Aveva una gastroenterite di origine virale. Restò ko per un giorno, si riposò e poi si riprese.
Gomito rotto e trombosi venosa profonda
Nel 2009, quando era già segretario di Stato, scivolò per terra e si fratturò un gomito. Fu necessario l’intervento chirugica, come decisero i medici del George Washington University Hospital. Il mese dopo emerse, attraverso una dichiarazione del medico personale di Hillary, che l’allora segretario di Stato aveva avuto anche una trombosi venosa profonda, fenomeno che si verifica quando un trombo (di cui Hillary soffrì già nel 1998) si forma in una delle vene profonde del corpo.
Concussione
Nel 2012 una serie di problemi: si ammala durante un viaggio in Europa, cancella alcuni impegni e, mentre è indisposta, sviene (di nuovo), cade e batte la testa. È un fatto che insospettisce la stampa, in particolare quella filo-repubblicana. Circola voce che la situazione sia più grave, e che sotto ci sia un infarto. Niente di tutto questo sarà confermato.
Trombo
Durante gli esami successivi alla concussione, i medici riscontrano un altro trombo. Stavolta all’altezza dell’orecchio destro. Per la precisione, tra il cranio e il cervello. In questa occasione ricomincia ad assumere anti-coagulanti.
Gli occhiali di Fresnel
Sempre in seguito alla concussione, Hillary Clinton ha cominciato a portare uno speciale tipo di occhiali. Le lenti mostrano inciso il prisma di Fresnel, che ha la funzione di evitare la diplopia. Cioè impediscono di vedere doppio. Anche questa, cioè la doppia visione sarebbe, secondo i medici, una conseguenza della concussione.
Ipotiroidismo e allergie
Nel 2015 emerge dalle dichiarazioni del suo dottore, Lisa Bardack, che Hillary soffre di ipotiroidismo e di alcune allergie stagionali. Non è granché.
Polmonite e svenimento
Fino a questo momento, la condizione fisica di Hillary Clinton non dava adito che a sospetti e speculazioni. In particolare, era uno degli argomenti preferiti del fronte dei trumpisti ma aveva poca presa sulla maggioranza della popolazione. Il New York Times poteva titolare, il 6 settembre, così: “Possiamo per favore smettere di parlare della salute di Hillary Clinton, adesso?”. Pochi giorni dopo la situazione si sarebbe rovesciata in modo (forse non del tutto) imprevisto. Hillary, in occasione della commemorazione per i morti dell’11 settembre, ha un mancamento e sviene. Poche ore dopo si scopre che ha una polmonite, diagnosticata qualche giorno prima ma tenuta nascosta. “Non pensavo che fosse importante”, dirà, cercando di contenere lo scandalo. Non le riesce: lo stesso New York Times, con la firma della stessa giornalista, dovrà titolare: “La salute di Clinton è appena diventata una questione davvero importante nella campagna elettorale”.
Finora, stando a quanto emerso in via ufficiale, non ci sarebbe quasi nulla di preoccupante. Quello che i detrattori della Clinton sostengono, invece, è che le sue reali condizioni siano molto più gravi. Si parla di disturbi neuro-degenerativi che le impedirebbero di deambulare in modo regolare (vengono invocate le frequenti cadute, la tendenza ad appoggiarsi agli schienali delle sedie e a “usarli come stampelle”, come sostiene uno dei trumpiani) e che si manifesterebbero, in via saltuaria, anche in attacchi inaspettati. Come questo:
Il video, in sé, non dimostra proprio nulla. I movimenti improvvisi – va detto – sono piuttosto inquietanti e, a dispetto di quanto scrive Snopes, sembrano eccessivi se, come dicono, sono davvero causati dalla sorpresa di vedersi sommersa di domande provenienti dal suo “angolo cieco”. In ogni caso, non provano nulla.