Il tempo è sempre galantuomo anche se, certe volte, può impiegare diversi anni per far saltar fuori la verità. Il caso della scomparsa di Philip Christoph von Königsmarck ne è un esempio: per scoprire il colpevole del delitto, ne sono occorsi ben 322, compresa una squadra di muratori/decoratori, qualche storico e – nel giro di breve – anche un team di genetisti. Il responso sembra chiaro: è stato Giorgio Luigi elettore di Hannover, futuro re d’Inghilterra. Lo dimostra il ritrovamento di uno scheletro vicino al castello di Niedersachsen che, a prima vista, sembra proprio quello di Königsmarck.
Questo cold case del XVIII secolo richiede un minimo di contestualizzazione: Königsmarck era un bel conte svedese e, soprattutto, era l’amante di Sofia Dorotea, principessa di Celle e moglie del futuro re Giorgio I d’Inghilterra. La donna aveva ceduto alle sue avance (trasmesse ai posteri in un fitto carteggio amoroso) in seguito alle umiliazioni imposte dal marito. Giorgio, del resto, l’aveva sposata solo per ragioni politiche e lo sottolineava ogni volta che poteva, tradendola con Melusine von der Schulenburg, la sua amante fin da quando era ragazzo. Lei fu sempre con lui, e lo seguì anche quando divenne re d’Inghilterra.
(Qualcuno potrebbe chiedersi perché mai dei tedeschi finiscono sul trono inglese. Questioni di reticoli parentali: dopo la morte di Anna Stuart nel 1714, la linea ereditaria si interruppe. Lei non lasciò eredi, la gran parte della famiglia era cattolica. Il designato fu di conseguenza il parente più vicino di religione protestante: cioè Giorgio di Hannover, che accettò).
Il matrimonio con Sofia Dorotea, però, andò a rotoli in poco tempo. La donna venne accusata in pubbico di tradire il marito con il conte svedese: in un confronto finale con Giorgio fu svelata la corrispondenza segreta, con tanto di prova del rapporto sessuale. Lei rispose con l’elenco dei tradimenti compiuti dal marito. Lui non la prese bene e le saltò addosso, nel tentativo di strangolarla. Ma lo calmarono.
Il problema è che, poco tempo dopo, il conte di Könisgsmarck sparì. Nel 1694, Giorgio, nel tentativo di allonanarlo da Hannover, lo inviò a combattere contro i francesi, proibendogli l’accesso alla città. Ma il conte tornò, forse nel tentativo di fuggire insieme a Sofia Dorotea, e la cosa gli costò cara. Secondo le ricostruzioni dell’epoca il conte fu trovato tra quattro uomini del principe elettore e venne ucciso sul posto. Il corpo fu gettato nel fiume vicino al castello, trascinato dalle onde.
A quanto pare, però, le cose andarono in modo diverso. Lo scheletro emerso dagli scavi del 2016 sembrano indicare che il povero conte non fu mai gettato nel fiume, ma fu ucciso e seppellito vicino al castello dove viveva Sofia Dorotea. Forse, quella notte, si erano anche incontrati. Chi può saperlo. Di sicuro, dopo il fattaccio, la donna venne ripudiata dal principe, i due divorziarono e lei venne rinchiusa (aveva 34 anni) nella torre di Ahlden, dove visse per il resto dei suoi anni. Lui, invece, se ne andò con la sua amante a regnare in Inghilterra.