Cravatte rosa e confetti arcobaleno, a Roma apre la fiera dei matrimoni gay

Il nuovo business delle unioni tra persone dello stesso sesso. All’Hotel Ergife oltre 150 espositori provano a contendersi un mercato in forte crescita. Tra fotografi e vivai, c’è chi organizza musical personalizzati. «Per un sarto la difficoltà è abbinare gli abiti di due sposi»

GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

Massimo fa il pasticcere da quasi quarant’anni. Ai curiosi che si avvicinano allo stand mostra orgoglioso alcune delle sue creazioni. Al centro c’è un’enorme torta arcobaleno. In cima a una montagna di marzapane fanno capolino due sposini di zucchero. Marito e marito. Le riproduzioni di Batman e Robin, invece, si baciano appassionatamente sopra un coloratissimo dolce multistrati. «E lì in fondo – indica – c’è la copia della mia torta nuziale». Un grattacielo rainbow di Pan di Spagna e glassa reale. «L’abbiamo scelta io e Mario, quando tre anni fa ci siamo sposati in Canada».

Massimo è il titolare del bar pasticceria Queen Cakes, alla Garbatella. È uno dei centocinquanta espositori che hanno deciso di partecipare al Gay Wedding, la prima fiera dedicata alle unioni tra persone dello stesso sesso. Una tre giorni inedita, almeno in Italia. Produttori di bomboniere e atelier di moda si sono dati appuntamento a Roma per conquistare un nuovo mercato. «Parliamo di una fascia di utenti in forte crescita» racconta Fabio Ridolfi, l’ideatore dell’iniziativa. «Ci sono molte coppie gay che decidono di festeggiare in Italia dopo aver contratto un matrimonio all’estero. Ma grazie alla legge Cirinnà, approvata nel maggio scorso, oggi ci si può unire anche nel nostro Paese». Per il settore è una fortuna. «Parlando di matrimoni tradizionali, si registra un calo di quasi il 10 per cento delle celebrazioni» continua Ridolfi. Ecco allora che le unioni civili tra persone dello stesso sesso possono aiutare a colmare il gap. È difficile fare previsioni, «ma in Spagna, un paese molto simile a noi, l’anno successivo all’approvazione della legge sono stati celebrati 20mila matrimoni gay».

Una tre giorni inedita, almeno in Italia. Produttori di bomboniere e atelier di moda si sono dati appuntamento a Roma per conquistare il nuovo mercato delle unioni omosessuali. «Parliamo di una fascia di utenti in forte crescita» racconta Fabio Ridolfi, l’ideatore dell’iniziativa

Forse qualcuno si è accorto del nuovo business. Il numero delle aziende che hanno fatto richiesta di partecipare al Gay Wedding è aumentato in maniera esponenziale. Nel giro di pochi giorni si sono superate le 150 adesioni. «E molti continuano a chiamare cercando di aggiungersi all’ultimo» raccontano gli organizzatori. Ma come si aggredisce il mercato? La novità nasconde un inatteso ritorno alla tradizione. «Se devo essere sincero non è che cambia molto» ride il pasticcere Massimo. «Le coppie omosessuali vogliono le stesse torte degli eterosessuali. Ma nella scelta delle decorazioni ho notato un approccio più divertente, autoironico». Dal dolce all’abito, la storia non cambia. Il lavoro di un sarto è lo stesso, identica la qualità di un vestito. Semmai, raccontano, per uno stilista la difficoltà sta nell’abbinare con equilibrio due lui (o due lei). Gli esperti spiegano che in questo caso sono i dettagli a fare la differenza. «Due spose in bianco, e perché no?». La signora Maria Pia è stata tra le prime ad affittare uno spazio alla fiera. Il suo atelier a Centocelle crea abiti per cerimonie da oltre trent’anni. «Il mio segreto? Per fare un vestito devo parlare con le persone che lo indosseranno, capire i loro gusti. Uomini o donne? Non vedo grandi differenze, l’amore è universale».

Certo, fiori e confetti arcobaleno rappresentano una novità assoluta. «Ma gli album fotografici sono uguali per tutti» conferma Doriana, titolare dello studio “Scatti d’autore” di Pomezia. Poco distante c’è lo stand di Angelo, il proprietario del Queen Foto Studio. È lui a mostrare le immagini che ha scattato al matrimonio di Bruno e Orlando, elegantissimi in completo grigio e cravatte rosa. «Si sono uniti lo scorso settembre, dopo 52 anni di fidanzamento». Per i più romantici c’è la possibilità di celebrare l’unione in riva al mare. Vicino a Roma, il Naut in Club organizza riti civili sulla spiaggia di Passoscuro. «Tutto possibile grazie a una delibera del comune di Fiumicino», spiega il dépliant. «Un’ampia spiagga di sabbia fine e una splendida cornice verde di alberi di tamerici, siepi di oleandri, prati all’inglese e incantevoli tramonti». Da circa due anni, raccontano, le cerimonie sul mare sono diventate di tendenza anche da noi. «Ma in Italia il nostro servizio rappresenta ancora una novità – scherza il titolare – Siamo un passo avanti a tutti, ecco perché abbiamo deciso di essere presenti al Gay Wedding».

Massimo fa il pasticcere da quasi quarant’anni. Ai curiosi che si avvicinano allo stand mostra orgoglioso alcune delle sue creazioni. Al centro c’è un’enorme torta arcobaleno. In cima a una montagna di marzapane fanno capolino due sposini di zucchero. Marito e marito

Passeggiando per le sale dell’Hotel Ergife si trova di tutto. Ci sono spazi dedicati al trucco e alle acconciature, agenzie di viaggio, vivai per gli allestimenti floreali e noleggiatori di auto d’epoca. Extrasistole è un’azienda che organizza musical per le cerimonie nuziali. A un costo di circa 3mila euro, un cast composto da una decina di cantanti e ballerini mette in scena la storia d’amore dei due sposi. Come stare a Broadway. «Noi facciamo di tutto perché il matrimonio diventi un giorno speciale» spiega Fabio, il titolare. «Uomini o donne, non fa alcuna differenza». Per una volta, forse è lo stupore a essere fuoriluogo.

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