Il fantastico spettacolo del confine tra Messico e Usa (per ora senza muro)

Il confine è lungo 1954 km, attraversa deserti, boschi e praterie. A volte è delimitato da un fiume, altre da nulla. Difficile che la promessa elettorale divenga qualcosa di più

È stato il punto più controverso e celebre del suo programma: il muro sul confine tra Messico e Stati Uniti. Più che un progetto vero, un simbolo di una nuova politica: chiusura su se stessi, respingimenti, isolazionismo, dazi e guerre commerciali. È la nuova America post-interventista, quella sognata dal presidente Trump, in cui il sogno globale e “globalitario” va a sbattere. Contro un muro, appunto.

Come dimostra però questo lavoro (straordinario) di Field of Vision insieme a The Intercept, il confine con il Messico è tutt’altro che una passeggiata. Prima di tutto, è lungo 1954 km. E in secondo luogo attraversa, da San Diego fino alla costa Est, una miriade di paesaggi geografici, terre, fiumi, foreste e deserti. È un mondo intero, il confine: non è solo il punto in cui due Stati si fermano, in cui si contiene l’autorità di entrambi i governi, ma la linea di demarcazione di due realtà, del tutto arbitraria o, a volte, definita dalle anse di un corso d’acqua.

Il video diretto da Josh Begley mette insieme, in sei minuti, 200mila immagini satellitari che seguono il corso del confine Usa-Messico, mostrandone l’immensità. Non per caso è stato intitolato “Best of Luck with the Wall”. Cioè, tanta, tantissima fortuna con il muro. Se mai si riuscirà (e ancora, se mai si vorrà davvero) a realizzarlo.

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