Viaggio alle origini del mitico cartone animato giapponese

Il più antico esemplare, ritrovato per caso in un negozio di antiquaria, risale al 1917 e racconta la strana storia di un samurai un po’ sciocco e la sua spada. Il nonno di Holly e Benji, si vede, era giallo

Un samurai un po’ tonto compra una katana già smussata, dopo varie peripezie si accorge del difetto e torna dal venditore per lamentarsi. Ma alla fine viene umiliato lo stesso. Non è una strana barzelletta che non fa ridere, ma la trama del cartone animato Namakura Katana, piccolo filmino del disegnatore giapponese Junichi Kouchi, creato nel 1917. Forse non il primo cartone giapponese, ma di sicuro il più antico mai conservato.

L’antenato di Holly e Benji è un filmato di solo due minuti (ma online non si trovano versioni più lunghe di 34 secondi), ha uno sfondo giallo e un deciso tratto nero, a descrivere le figure. È, nonostante il nonsense, molto carino da vedere:

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Venne ritrovato nel 2009 in un negozio di antiquariato di Osaka, nel fondo di un baule. Insieme, c’era un altro corto in cartone: Urashima Taro, la trasposizione animata dell’antica leggenda giapponese del pescatore che viaggia fino in fondo al mare aggrappato a una tartaruga.

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