Aiko Morita e la lezione per il 2017: siate più lungimiranti!

Il fondatore di Sony rinunciò a una buona offerta sulle sue radio a transistor perché voleva fare della sua impresa la più grande del mondo. A volte guardare avanti può cambiare la vita

Parola scomoda e scomparsa nell’epoca del qui e ora, del “fast” tutto, della fluidità.

L’etimo della parola

Così la Treccani: “Lungimirante – di persona che guarda e vede lontano nel tempo, che prevede cioè con saggezza gli sviluppi degli avvenimenti futuri e vi provvede in tempo; anche di chi mira a uno scopo lontano, e agisce in modo da crearsi le condizioni favorevoli per conseguirlo”.

Che cosa fa il lungimirante?
Percorre due binari, con un occhio sul presente e uno sul futuro.
Non si sceglie un nemico per dare un senso alla propria vita, ma sceglie un obiettivo.
Non impreca contro gli eventi, li costruisce.

Le qualità del lungimirante
Un atteggiamento da protagonista e non da vittima, un grande senso di responsabilità accompagnato dalla capacità di rischiare.

Morita: chi era costui?
G. Richard Shell ne Il Vantaggio di Negoziare racconta la storia di Akio Morita, cofondatore della Sony che nel 1955, ancora piccola società, vendeva una radio a transistor in miniatura, senza altri mercati se non il Giappone, dove godeva di un discreto successo.

Morita andò negli Usa per cercare dei distributori: grazie alle sue grandi capacità commerciali destò l’interesse di Bulova, che gli offrì di comprare una quantità di radio pari all’intero fatturato di Sony a condizione di apporvi il proprio marchio.

Aiko Morita andò negli Usa per cercare dei distributori: grazie alle sue grandi capacità commerciali destò l’interesse di Bulova, che gli offrì di comprare una quantità di radio pari all’intero fatturato di Sony a condizione di apporvi il proprio marchio. Morita rifiutò

Nonostante il parere favorevole all’accordo del suo consiglio di amministrazione Morita rifiutò. Accettare avrebbe pregiudicato il fine di lungo periodo al quale Morita stava lavorando: rendere Sony un marchio conosciuto nel mondo intero da lì a 50 anni. Ci riuscì come sappiamo, e molto prima.

Vale per la negoziazione, ma vale per tutto: non è possibile accettare un accordo o, in generale, prendere una decisione sul presente se non si sa dove si vuole andare, quale futuro costruire in assenza di un ampio orizzonte temporale.

«Chi ha iniziativa agisce prima di esservi costretto dagli eventi. Ciò spesso significa prendere delle misure anticipatorie per evitare i problemi prima che si presentino, o trarre vantaggio dalle opportunità prima che esse siano visibili ad altri. Più si sale nella gerarchia, più quest’anticipazione è a lungo termine; per un supervisore o un dirigente di medio livello essa può significare un orizzonte di tempo nell’ordine di giorni o settimane, ma un leader lungimirante penserà in termini di anni o anche di decenni». Daniel Goleman, Lavorare con intelligenza emotiva, 1995

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