Il piano di Obama dopo la presidenza: diventare un influencer

Sono sempre più diffuse le voci che vedono il presidente americano pronto a cominciare una carriera nel mondo dei digital media. L’informazione passa un brutto periodo ma, pensa il presidente, con lui potrà risollevarsi

Avrebbe dovuto essere la Trump Tv, e invece – con ogni probabilità – sarà la Obama Tv. O qualcosa di simile. Secondo alcune voci che hanno cominciato a girare con una certa insistenza, il presidente uscente degli Stati Uniti Barack Obama starebbe considerando una carriera nel mondo delle tecnologie digitali. Se hanno fatto i miliardi dei nerd adolescenti pseudo-californiani, avrà pensato, figurati se non li faccio io.

E allora si sarebbe già messo in contatto con uno di questi nerd, il più famoso almeno, cioè il fondatore di Facebook Mark Zuckeberg, per chiedergli forse alcune dritte per entrare alla grande nel mondo dei media. Con una sua azienda? Forse. Di fronte a queste voci, si è sentito di intervenire Jen Psaki, direttore della comunicazione della Casa Bianca, con una dichiarazione a Mic: “Il presidente resterà sempre molto attento nel dare ispirazione ai giovani e vuole interessarsi ai modi, sempre in cambiamento, con cui le persone si informano. Ma non ha nessun piano di entrare nel business dei media dopo aver lasciato il suo ruolo di Presidente”. Una smentita. Di solito, a Washington come a Roma, queste frasi sono delle conferme. Sarà anche questo il caso?

Visto che è ancora tutto nel vago, è difficile stabilire qualche punto fermo. Eppure è vero che Obama abbia più volte espresso l’intenzione di creare un network, un centro per gestire “narrazione, storytelling, idee e circolazione delle idee”, visto che, al momento, la situazione dei media tradizionali versa in cattive condizioni. Considerando il fenomeno (più mediatico che altro) delle fake news e della sorprendente vittoria di Trump, Obama sarebbe ancora più convinto della necessità di un suo intervento, per ristabilire alcuni piani gerarchici: ad esempio, che non è giusto che sull’ambiente vengano messe sullo stesso piano le affermazioni di un premio Nobel e quelle di un attivista a libro paga dei Koch (ed essendo un Nobel anche lui, lo sa bene).

Insomma, anziché dedicarsi a una vita di ozio e tranquillità, magari dando uno sguardo alla crescita delle due figlie, il presidente Obama preferisce non uscire dal mondo che conta, quello che permette di influenzare le persone. Magari, guadagnandoci anche qualche soldino e appoggiando la fantomatica corsa della moglie Michelle alla Casa Bianca (in questo modo, battendo i nemici-amici Clinton).

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