Uno slogan buono deve: restare nella memoria, essere molto conciso e soprattutto, piacere al pubblico. Chissà perché, quando le agenzie per la promozione territoriale delle varie nazioni si dimenticano almeno uno di questi requisiti. Di solito, è il terzo: gli slogan dei vari Paesi per pubblicizzare se stessi sono senza dubbio memorabili e concisi, purtroppo però sono anche molto brutti.
Lo conferma questa stupenda mappa, realizzata da FamilyBreakFinder.co.uk, che per ogni Paese del pianeta ha associato il motto, lo slogan, che ciascun relativo ente del turismo ha coniato per attirare turisti. Come è ovvio, si è trattato di un enorme spreco di soldi, anche perché pochissimi – sia turisti, sia locali – li conoscono. Quale americano sa che lo slogan degli Usa è All within your reach (“tutto alla tua portata”)? Poco in contrasto con il vicino Canada, che invece chiede ai visitatori di Keep Exploring (“continua a esplorare”). I messicani, invece, che alla propria portata hanno invece molto poco, si affidano a una massima esistenziale: Live it to believe it, cioè “vivi per crederlo”, e non è detto che, tra serie tv sui narcotrafficanti e muri in progettazione, sia una bella esperienza.
E l’Italia? Made in Italy (fischi e boati), slogan banale e serioso. Tutt’altra cosa quello di El Salvador, The 45 Minutes Country (il “Paese da 45 minuti”), più spiritoso, ed è carino anche quello dell’Ecuador (All you need is Equador). I giochini più simpatici li fanno Marocco (Much Mor) e Gibuti (Djibuti Djibeauty), ma anche il Belgio (The place to Be) non è male.
(Per una fruizione più dettagliata, cliccare due volte qui)
A chi va in Russia sarà chiesto di Reveal your own Russia (Scopri la Russia che è in te), perché c’è un po’ di Putin in tutti noi, mentre per i viaggiatori diretti a Pechino c’è un invito intraducibile: China Like Never Before, in cui “china” diventa un verbo (e sembra opportuno un ripasso).
I più compassati sono gli armeni (Visit Armenia, it is beautiful – “Visita l’Armenia, è bella”), altra pasta rispetto ai vicini georgiani (For the best moments of your life – “Per i migliori momenti della tua vita”). Mentre l’Etiopia punta all’inizio: Land of origins (Terra delle origini). Una sfida raccolta dall’Egitto, con Where it all begins (Dove tutto comincia), ma entrambi sorpassati da Israele, che chiude la gara con Land of creation (Terra della creazione).
Insomma, una sfilza di slogan da tutto il mondo per tutto il mondo, brevi, simpatici e più o meno originali. Tutti, poi, in inglese. Tutti tranne uno: quale sarà?