In questi tempi esplosivi, l’uomo saggio sa cosa fare: informarsi. In particolare, scoprire dove sono le bombe nucleari più vicine, in modo da saper correre ai ripari se la situazione dovesse precipitare. Ebbene, le notizie non sono molto buone, almeno per chi vive nell’emisfero boreale. Qui le bombe nucleari sono diffusissime e disponibili in vari Paesi. Le si trova negli States, come è ovvio, in Israele e in Russia. Ma quello che forse non tutti sanno è che sono anche in Europa. Anche in Italia.
Eh sì: l’uomo saggio che teme tempi esplosivi deve sapere, se non sa già, che nelle basi Nato di Aviano e di Ghedi, cioè in Friuli Venezia Giulia e in Lombardia, ci sono testate atomiche. Sono quelle della Nato, cioè “armi nucleari tattiche”, di proprietà degli Stati Uniti ma, con gentilezza, distribuite in altri sei Paesi del Patto Atlantico. Le ha messe a disposizione per garantire, in caso di attacco nemico (la Russia, allora come oggi), una pronta risposta. Certo, non possono essere azionate a piacimento: occorre conoscere i codici, e quelli – come è ovvio – li possiedono gli Stati Uniti (non sia mai che la Turchia, ad esempio, non ne approfitti per sparare armi atomiche contro gli stessi Stati Uniti).
I Paesi che ospitano le testate, oltre all’Italia e alla Turchia, sono il Canada, il Belgio, la Germania e l’Olanda. Per cui l’italiano del nord che teme le situazioni esplosive, farebbe bene a trasferirsi. Al sud, senza dubbio. Ma meglio ancora nell’emisfero sud, dove di bombe nucleari non v’è traccia.