Tutti vorrebbero essere felici, ma nessuno vorrebbe che lo fosse il suo vicino. È evidente: il profilo della persona felice è fastidioso, soprattutto per chi non ha ragioni particolari per essere allegro. In certe situazioni, addirittura, essere felici può essere uno svantaggio.
Secondo una ricerca della New York University, in associazione con la University of Chicago e la University of Pennsylvania, le persone felici o, anzi, quelle “troppo felici”, sono considerate più sciocche e ingenue della media. Per capirsi, si tratta di quei soggetti (tutti ne avranno incontrato uno) sempre allegri, anche di primo mattino, persone che mandano messaggi inondati di punti esclamativi e faccine, che ignorano le cattive notizie e che, insomma, mostrano sempre entusiasmo.
La conseguenza di tutta questa felicità, proseguono i ricercatori, è che la considerazione sociale è piuttosto bassa, in particolare sul lato furbizia/intelligenza. I più felici saranno ingannati di più (o almeno si proverà più spesso a ingannarli). Come mai? È quasi una fiera dell’ovvio: questo è un mondo di lacrime, i motivi per essere felici sono pochissimi e, comunque, è uno stato che può durare poco. Chi è invece sempre felice, concludono gli studiosi, è accusato di essere superficiale e distaccato dalla realtà. Pensano che non sia in grado di esaminare in modo accurato i segnali e le informazioni derivanti dall’ambiente circostante. È, insomma, uno sciocco. E degli sciocchi, in questo mondo laido, ci si approfitta.
L’esperimento non lasciava spazio a dubbi: i partecipanti avevano la possibilità di guadagnare dei soldi dando consigli tendenziosi a dei poveri malcapitati (tutto finto). È emerso che, come accade quando si cerca di vendere una macchina in pessimo stato spacciandola per un bolide, i soggetti prescelti della truffa erano, poveri loro, coloro che in generale mostravano più entusiasmo e felicità. Non solo: erano anche quelli che, in un esperimento successivo, venivano preferiti come partner per le negoziazioni, in quanto si credeva di poterli battere meglio. La morale qual è? Gli uomini felici si fanno fregare meglio.
Oltre alla conferma dello stereotipo (che altro questo esperimento non è), la direzione delle ricerche mira anche a scoprire se esista una causa reale. Forse sì: secondo gli scienziati, gli individui di buonumore sono anche quelli più inclini a sopprimere i pensieri negativi quando affiorano. La felicità li rende meno critici: prestano meno attenzione agli argomenti negativi di una discussione e, in generale, appaiono meno credibili in una negoziazione.
Questo, forse, è l’unica conclusione utile: negli Usa i negoziatori sono incoraggiati a mostrarsi positivi, a sorridere molto e a non perdere mai il buonumore. Questo studio sembra dimostrare che, in realtà, sarebbe meglio il contrario. Più sono arcigli e più saranno rispettati.