Gli utili multimiliardari di Jp Morgan, lo shopping francese delle matite Fila: le dieci notizie finanziarie della settimana

La fusione Luxottica-Essilor, il dieselgate di Fca, la contromossa di Mediaset nei confronti di Vivendi hanno polarizzato l’attenzione. Ma la settimana finanziaria parla ha visto anche la realtà virtuale promossa da LVenture Group e le moto elettriche modenesi sugli scudi a Las Vegas

1) Fulmine a ciel sereno sui mercati. Lunedì, appena prima dell’apertura dei mercati, Luxottica, leader mondiale nell’occhialeria, ha annunciato la fusione con la francese Essilor. L’aggregazione con la società francese specializzata nella produzione di lenti, porterà alla creazione di un gruppo con una capitalizzazione che oggi si aggirerebbe sui 46 miliardi di euro e un fatturato stimato in 15 miliardi. Leonardo Del Vecchio, fondatore e numero uno del gruppo italiano, sarà il primo azionista e amministratore delegato del nuovo gruppo EssilorLuxottica, con una quota tra il 31% e il 38%. Luxottica sarà delistata dalla Borsa di Milano e il nuovo gruppo resterà quotato solo alla Borsa di Parigi.

2) Si accende il dieselgate di Fiat Chrysler Automobiles. Dopo l’annuncio di giovedì scorso dell’Epa, l’agenzia statunitense per la difesa dell’ambiente, di una “notice of violation”, ai danni della casa automobilistica italo-americana, il titolo Fca è crollato di oltre il 15% in tre giorni di contrattazioni. L’amministratore delegato Marchionne ha dichiarato che il gruppo non ha mai utilizzato software illegali e che ha “la coscienza pulita”. Berlino ha rincarato la dose, chiedendo il ritiro di diversi modelli Fiat e Jeep, richiesta che ha scatenato le reazioni di diversi esponenti del governo italiano, in difesa di Fca.

3) Ultimi metri da percorrere per Ubi Banca nell’acquisizione delle tre “good banks”: Carichieti, Banca Marche e Banca Etruria. L’istituto guidato da Victor Massiah ha presentato giovedì scorso un’offerta vincolante al prezzo simbolico di 1 euro, a patto che le tre banche si liberino di 2,2 miliardi di euro di rediti deteriorati e portino a termine un aumento di capitale da 450 milioni. A sua volta Ubi Banca dovrà ricapitalizzarsi per 400 milioni di euro, per mantenere il suo Cet1 Ratio sopra l’11%. Il mercato ha però apprezzato la notizia e il titolo Ubi ha guadagnato il 20% nelle ultime due sedute della scorsa settimana.

Jp Morgan ha chiuso il 2016 con un utile mai raggiunto prima: 24,7 miliardi di dollari

4) JP Morgan sui massimi storici. Prima banca degli Stati Uniti per valore degli asset, ha chiuso il quarto trimestre del 2016 con un risultato netto superiore alle attese degli analisti, soprattutto a causa della contrazione dei costi e dell’apporto delle attività di trading di obbligazioni. Il titolo di JP Morgan ha toccato pochi giorni fa il suo massimo storico a 88,2 dollari ad azione. L’utile per tutto il 2016 è stato di 24,7 miliardi di dollari.

5) Prosegue la guerra su Mediaset. La scorsa settimana si sono rincorse voci su un presunto accordo offerto dai francesi di Vivendi per la fusione delle due società in un nuovo gruppo di cui Fininvest sarebbe il secondo azionista dietro a Bolloré. La holding della famiglia Berlusconi ha però smentito seccamente, anzi Mediaset ha stretto un accordo industriale con due partner, la tedesca ProsiebenSat 1 e la francese TF1. Di dimensioni modeste (20 milioni di euro circa), l’intesa va però in direzione opposta rispetto ad una conciliazione con Vivendi.

6) Le aziende italiane non solo prede dei gruppi stranieri, ma anche “acquisitori seriali”. È il caso di Fila – Fabbrica Italiana Lapis e Affini, che con una serie di operazioni di M&A, culminate nel 2016 con l’acquisizione della francese Canson e delle britanniche St. Cuthbert’s e Daler-Rowney, si sta avviando a diventare un player mondiale nel settore del colore, con una presenza forte in mercati a crescita dinamica come l’India. La scorsa settimana il gruppo ha toccato le quotazioni massime da ottobre 2016 (clicca qui per l’intervista di Websim al Ceo di Fila, Massimo Candela).

Fila ha acquistato la francese Canson e le britanniche St. Cuthbert’s e Daler-Rowney. Senza clamori sta diventando un big mondiale nel settore del colore

7) La realtà virtuale è la prossima frontiera per LVenture Group. La holding di investimento specializzata nelle startup innovative ha investito 700 mila euro in Remoria VR, produttore di dispositivi innovativi per la realtà virtuale. LVenture ha investito 120 mila euro nell’operazione. Con questo round di finanziamento, il team di Remoria VR intende accelerare la fase dello sviluppo, produzione e commercializzazione del proprio dispositivo per la realtà virtuale (qui tutti i dettagli sull’operazione).

8) Alla 39ma edizione del Pacific Telecommunications Council, in programma dal 15 al 18 gennaio 2017, sarà presente anche l’italiana Retelit. La conferenza è un punto di riferimento per l’industria delle telecomunicazioni a livello globale e Retelit vi presenterà le sue soluzioni infrastrutturali anche basate sul cavo sottomarino AAE-1, in fase di posa, che dovrebbe collegare il Sud Europa con il Sud-Est Asiatico (tutti i dettagli nel nostro approfondimento).

9) Tra le protagoniste italiane del CES 2017, la fiera tecnologica che si è tenuta alcuni giorni fa a Las Vegas c’era Energica Motor Company, società modenese di moto elettriche ad alte prestazioni. La Ceo di Energica, Livia Cevolini, ha ripercorso nell’occasione la storia della società (qui tutti i dettagli).

10) Il turnover tra gli azionisti non ha scosso Technogym. La società romagnola di attrezzatura per il wellness ha visto uno dei suoi soci storici, il fondo di private equity Arle Capital, cedere lo scorso 10 gennaio la sua quota dell’11,25% del capitale. L’operazione ha visto come partner di Arle diversi investitori istituzionali (qui tutti i dettagli dell’operazione). Il titolo non si è scomposto e ha recuperato il terreno perso con l’operazione, segnando anzi nuovi massimi storici (clicca qui per la nostra analisi tecnica).

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