1) Anche le aziende italiane iniziano a fare i conti con Donald Trump. Dopo le minacce del presidente eletto a General Motors, Ford e Toyota, nell’ambito della sua crociata contro la delocalizzazione in Messico, Fiat Chrysler Automobiles ha annunciato investimenti per un miliardo di dollari nel rilancio degli impianti statunitensi dai quali escono i suoi Suv e piccoli furgoni. L’iniziativa porterà a 2.000 assunzioni in Michigan e Ohio. Anche Recordati guarda con attenzione alla possibile nuove riforma sanitaria in Usa, dov’è attiva nelle “orphan drugs” e da cui proviene il 9% del suo fatturato.
2) Il GHOS (Group of Governors and Heads of Supervision), l’ente che raccoglie i banchieri centrali e i capi della supervisione, ha deciso di rinviare la decisione finale sulle proposte di riforma della regolamentazione bancaria Basilea III, denominato ufficiosamente Basilea 4. Le nuove regole avrebbero potuto avere un impatto considerevole sul grado di solidità patrimoniale Cet1 degli istituti bancari, con la riforma dei criteri sul suo calcolo. Buone notizie soprattutto per Unicredit, la cui assemblea degli azionisti dovrebbe dare giovedì il via libera al maxi-aumento di capitale da 13 miliardi di euro.
3) Brutto colpo per Poste Italiane. Tra il 2002 e il 2005 il gruppo avrebbe collocato ai suoi clienti quote di quattro fondi immobiliari per un valore totale di circa 855 milioni di euro, che al momento hanno registrato perdite sino all’80% del capitale investito. La società guidata da Francesco Caio sarebbe pronta a rimborsare il solo capitale sulle quote dei fondi immobiliari, al momento l’unico giunto a scadenza sarebbe Invest Real Security.
4) Dovrebbe chiudersi questa settimana la telenovela sulla cessione delle quattro “good banks” nate dalla risoluzione del novembre 2015, con la deadline per presentare offerte alternative a quelle di Ubi Banca e Banca Popolare Emilia Romagna. Entrambe le operazioni dovrebbero avvenire al prezzo simbolico di 1 euro. L’acquisto di Carife avrebbe impatti trascurabili in termini di capitale per Bper, mentre Ubi probabilmente sarà costretta ad un aumento di capitale fino a 500 milioni di euro per mantenere il livello di capitalizzazione dopo l’acquisizione di Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti.
Tra il 2002 e il 2005 Poste Italiane avrebbe collocato ai suoi clienti quote di quattro fondi immobiliari per un valore totale di circa 855 milioni di euro, che al momento hanno registrato perdite sino all’80% del capitale investito. La società sarebbe pronta a rimborsare il solo capitale sulle quote dei fondi immobiliari
5) Enel Open Fiber, la società del gruppo Enel attiva nel piano nazionale per la banda ultralarga, procede nel suo piano per connettere tutto il Paese. In particolare i lavori di posatura della fibra starebbero procedendo più rapidamente delle attese nell’area di Perugia, mentre i lavori sono stati avviati a Palermo, Catania, Bari, Napoli, Firenze, Venezia e Cagliari e nel 2017 si prevede che saranno connesse un milione di nuove abitazioni.
6) I progressi del piano “banda ultra larga” di Enel trascinano anche altre società, come Go Internet, che ha comunicato il numero di clienti al 31 dicembre 2016. L’anno si è chiuso per la società di telecomunicazioni con 37.749 abbonati, il 20% in più rispetto al 2015. Go Internet è in società con Enel Open Fiber nella fornitura degli accessi di connessione a banda “ultra larga” in modalità Fiber to Home (qui tutti i dettagli).
7) L’Australia ha annunciato di voler revocare e ridurre sensibilmente le misure antidumping sulle importazioni di conserve di pomodoro italiane. In dettaglio dovrebbero essere azzerati i dazi annunciati a febbraio 2016 proprio nei confronti di La Doria, tra i principali protagonisti del mercato australiano di conserva (per i dettagli sulla notizia clicca qui). Il titolo ha reagito bene, proseguendo nel suo recupero dalla brusca correzione degli scorso mesi (qui la nostra analisi tecnica del titolo).
8) Enertronica ha rafforzato la sua presenza in Medio Oriente, con la sua controllata, Elettronica Santerno, che ha avviato l’installazione dei propri inverter in Giordania nell’ambito di un progetto fotovoltaico presso l’università Al-Bayt. Il valore totale del contratto è di circa 400 mila euro e si va ad aggiungere ad un’altra commessa nel settore delle Smart Grid in Iran. Elettronica Santerno è da anni presente in Iran e il controvalore della commessa è di circa 500 mila euro (per tutti i dettagli clicca qui).
L’Australia ha annunciato di voler revocare e ridurre sensibilmente le misure antidumping sulle importazioni di conserve di pomodoro italiane. Dovrebbero essere azzerati i dazi annunciati a febbraio 2016 nei confronti di La Doria
9) Buzzoole, una delle startup partecipate da Digital Magics, il business incubator quotato sul mercato AIM Italia, si prepara allo sbarco in Russia. La piattaforma influencer marketing fondata a Napoli, che ha già una sede londinese, ha emesso un milione di euro di titoli convertibili per sostenere il proprio piano di espansione nel paese euroasiatico. L’operazione ha coinvolto i due venture capitalist Impulse VC e R301 Capital (clicca qui per tutte le informazioni).
10) Il settore delle energie rinnovabili è in fermento dopo l’annuncio del nuovo piano al 2020 del governo di Pechino, che prevede un maxi-investimento da 360 miliardi di dollari nel settore energetico. Si tratterebbe 2500 miliardi di yuan, di cui mille nel solare e 700 nell’eolico, che nei piani di Pechino dovrebbero rappresentare nel 2020 oltre il 15% del totale dell’energia prodotta nel Paese (qui i dettagli della notizia). Falck Renewables uno dei titoli di green energy ‘puri’, ha reagito la scorsa settimana con un poderoso movimento (clicca qui per la nostra analisi tecnica).