La Barbie non vende e Mattel è nei guai. Le 10 notizie finanziarie della settimana

Da Unicredit a Intesa-Generali, passando per le difficoltà del gigante dei giocattoli, e gli inaspettati successi di aziende italiane all'estero

1) Telecom Italia si “accende”. Nell’ultima seduta il prezzo ha toccato quota 0,86 euro, non accadeva dal 9 giugno scorso. La Stampa ha rilanciato l’ipotesi secondo cui la Cassa depositi e prestiti entri nel capitale allo scopo di bloccarne la vendita ad Orange e costringere Vincent Bolloré a trattare su Mediaset e Generali. Secondo il quotidiano, l’investimento della Cdp sarebbe pari a 2,5 miliardi di euro, per pareggiare il 24% in mano a Vivendì. MF ha scritto che Bolloré a maggio, in occasione dell’assemblea, potrebbe chiedere la riduzione del cda a undici da sedici membri, al fine di blindarne il controllo.

2) Fiat Chrysler mette il turbo. Grazie a un rally del +65% da inizio ottobre il titolo è riuscito ad azzerare la perdita da inizio anno, il bilancio sul prezzo di oggi è +1. La società si vuole rafforzare sul mercato cinese e ha deciso di puntare molto sul brand Jeep e sui Suv. Come riporta il Wall Street Journal, gli sforzi di Fca sembrano pagare: la joint venture cinese ha speso 750 milioni di dollari per ampliare la fabbrica dove sono prodotte le Jeep di più piccole dimensioni e prevede di investire ulteriormente per estendere la rete di concessionarie. Per l’amministratore delegato Sergio Marchionne la Cina è un mercato cruciale. Fca ha cominciato a produrre la Jeep Renagade in Cina a inizio anno (è venduta a poco più di 20.000 dollari) e comincerà presto a vendere il Suv Compass sempre prodotto in Cina, che si vanno ad aggiungere alla Jeep Cherokee, introdotta l’anno scorso. Di recente ha aperto a Shanghai un centro desing. Nel 2016 i volumi di Jeep in Cina sono raddoppiati rispetto all’anno scorso e probabilmente supereranno le 135.000 unità. Per il futuro gli obiettivi sono ambiziosi: la società punta ad aumentare le vendite di Jeep in Cina entro il 2018 a 500.000 (per fare un paragone, Volkswagen ha impiegato dieci anni a raggiungere lo stesso risultato).

3) Deutsche Bank tira un sospiro di sollievo. La prima banca tedesca ha concordato di pagare una multa da 7,2 miliardi di dollari al dipartimento Usa alla Giustizia per risolvere una disputa legata ai mutui subprime, strumenti finanziari che sono all’origine della crisi finanziaria del 2008. La cifra è quasi la metà dei 14 miliardi di dollari inizialmente chiesti dalle autorità Usa. La sanzione include 3,1 miliardi dollari di multa vera e propria e 4,1 miliardi di dollari di rimborsi ai consumatori Usa. Deutsche Bank capitalizza 24,4 miliardi di euro, dopo una discesa da inizio anno del 21%.

4) Buone notizie per Walt Disney. Titolo in rialzo dopo il successo di Rogue Uno, un episodio della saga Star Wars Anthology (collezione assestante ambientate nell’universo di guerre stellari). Il film lanciato a dicembre ha già realizzato ricavi per 290,5 milioni di dollari, il secondo maggior successo di sempre per la saga. Nel 2012 Walt Disney ha acquistato da i diritti di Star Wars da Lucasfilm per 4 miliardi di dollari.

5) Luxottica si fa bella. Il leader mondiale nella produzione di occhiali ha annunciato il rinnovo di un accordo di licenza decennale, fino al 31 marzo 2027, con Ralph Lauren Corporation, per la progettazione, produzione e distribuzione in esclusiva in tutto il mondo di montature da vista e occhiali da sole per alcuni marchi del gruppo Ralph Lauren, tra cui Polo e Ralph Lauren.

6) Prima exit per LVenture Group, la holding di venture capital quotata sul mercato MTA di Borsa Italiana. NetLex, startup che ha realizzato la prima soluzione cloud per il mercato degli avvocati in Italia, è stata ceduta a TeamSystem, sviluppatore e distributore di software e servizi. L’operazione è avvenuta attraverso Lexteam, controllata di TeamSystem specializzata in servizi per la giurisprudenza (per tutti i dettagli sul deal clicca qui). Il titolo LVenture ha reagito alla notizia, fondamentale per la validità del suo modello di business, con una serie di poderosi rialzi in borsa (qui la nostra analisi tecnica del titolo).

7) Mondo TV Iberoamerica, controllata del gruppo di produzione e distribuzione di animazione Mondo TV, ha effettuato la sua Ipo sul mercato MaB (Mercado Alternativo Bursatil) della borsa di Madrid. Parte del dividendo di Mondo TV è stato distribuito il 21 dicembre proprio sotto forma di azioni della controllata operante nei paesi di lingua spagnola (clicca qui per i dettagli).

8) La società di servizi IT alle imprese Sesa ha chiuso il primo semestre dell’anno fiscale 2016/2017 (al 31 ottobre 2016), con risultati notevolmente superiori alle attese degli analisti, mediamente di quasi due cifre. L’utile netto consolidato è stato di 10,6 milioni di euro, in crescita del 10,3% (qui tutti i dati sulla società). Dopo i risultati semestrali il titolo di Sesa ha toccato i suoi nuovi massimi storici (per l’analisi tecnica clicca qui).

9) Solo nell’ultima settimana Banca Ifis ha portato a termine operazioni di compravendita di portafogli di Npl per oltre un miliardo e 600 milioni di euro di controvalore lordo. Le due operazioni principali sono state le cessioni di due pacchett rispettivamente da 750 e 861 milioni di euro, rispettivamente al gruppo polacco Kruk e al fondo d’investimento maltese Italo Sicav. L’istituto veneto specializzato nel factoring e nella gestione degli Npl ha anche acquistato un portafoglio di posizioni di credito deteriorato anche da un gruppo di società utilities, per un valore di circa 54 milioni di euro.

10) Federico Protto, l’amministratore delegato di Retelit, ha confermato l’obiettivo iniziale della società di connettere con la fibra ottica in pochi mesi 20 aree industriali del Centro-Nord. Nel piano industriale di Retelit la divisione che eroga servizi alle imprese è attesa in forte crescita (per tutti i dettagli clicca qui). Il titolo negli ultimi giorni ha messo a segno diversi rialzi significativi, arrivando sui massimi da diversi anni a questa parte (qui la nostra analisi tecnica del titolo).

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