1) Per il settore bancario è stata una settimana di bilanci. Le difficili condizioni esterne (tassi negativi, lenta crescita dell’economia, mercati finanziari instabili) hanno messo a dura prova i ricavi delle banche italiane, che, in molti casi hanno dovuto anche fare i conti con pesanti svalutazioni del portafoglio crediti in sofferenza. Perdite importanti sono state così registrate da Monte dei Paschi di Siena (3,3 miliardi di euro di rosso), Ubi Banca (830 milioni), Carige (297 milioni), Banco BPM (1,6 miliardi, ma con la componente BPM in utile) e Creval (333 milioni). Si salvano le emiliane, con Bper in utile per 14 milioni di euro e Credem per 131 milioni e la Popolare di Sondrio (98,6 milioni).
2) Nonostante i tagli promessi dall’Opec siano stati portati a termine al 90% già nel mese di gennaio, il prezzo del petrolio stenta a crescere. I prezzi dell’oro nero stentano a muoversi dalla fascia 51-55 dollari, a causa delle scorte ancora molto consistenti e dell’aumento della produzione americana di shale oil, che ha ripreso a crescere stabilmente dopo che il prezzo del barile si è consolidato sopra i 50 dollari.
3) Dopo la sua condanna per il disastro ferroviario di Viareggio, continuano insistenti le voci su una possibile uscita (attraverso una mancata riconferma) di Mauro Moretti da Leonardo (ex Finmeccanica). Sebbene non ci siano certezze in merito alla vicenda, è già partito un toto-nomi sul possibile successore del top manager di Rimini. I due nomi che circolano indicano una possibile soluzione interna, con Fabrizio Giulianini, ad della divisione Elettronica, Difesa e sistemi di Sicurezza, oppure l’arrivo da Poste Italiane di Francesco Caio.
4) L’incertezza politica che circonda i prossimi mesi dell’Italia e dell’Europa pesa anche sul BTP. Lo spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi è tornato a lambire a più riprese i 200 punti base e l’ultima asta del Tesoro ha visto un collocamento di titoli a tre, sette e trent’anni, tutti con rendimenti in crescita di cifre tra lo 0,25% e lo 0,44%.
Perdite importanti sono state registrate da Monte dei Paschi di Siena (3,3 miliardi di euro di rosso), Ubi Banca (830 milioni), Carige (297 milioni), Banco BPM (1,6 miliardi, ma con la componente BPM in utile) e Creval (333 milioni). Si salvano le emiliane e la Popolare di Sondrio
5) Restare in volo continua ad essere difficile per l’uccellino di Twitter. Nel quarto trimestre 2016 la società ha ampliato le perdite e visto salire il fatturato solo dell’1% rispetto al 2015. Dati meno negativi arrivano dal numero di utenti attivi (+4% a 319 milioni) e dall’utilizzo medio giornaliero attivo, salito dell’11%. Per l’intero anno, Twitter ha riportato un giro d’affari in rialzo del 14% a 2,5 miliardi, ma con perdite nette per 456 milioni di dollari.
6) Coima Res, società immobiliare presieduta da Massimo Capuano (ex Borsa Italiana) ha approvato i risultati del 2016, che vedono ricavi lordi a 16,6 milioni di euro (da 7,7 milioni) e utile di 12,1 milioni. Il portafoglio complessivo è arrivato a 526,2 milioni di euro di valore. Così la società ha completato in anticipo di sette mesi rispetto all’obiettivo l’uso dei proventi dell’Ipo e pertanto deciso di anticipare la distribuzione degli utili (per tutti i dettagli sulla cedola vedi qui). Il titolo ha reagito con un buon rialzo, consolidando il trend da inizio 2017 (qui l’analisi tecnica).
7) Attraverso la sua controllata Credit Management Group, Cerved Information Solutions ha sottoscritto con Barclays Bank un accordo preliminare per la gestione esclusiva del portafoglio di mutui di Barclays, per un valore di circa 12 miliardi di euro, a partire dal terzo trimestre 2017. L’operazione permetterà al Gruppo Cerved di rafforzare la propria posizione anche nella gestione dei crediti in bonis. Dopo la notizia il titolo ha messo a segno un buon rialzo, avvicinandosi ai suoi massimi storici (per l’analisi tecnica del titolo clicca qui).
Restare in volo continua ad essere difficile per l’uccellino di Twitter. Nel quarto trimestre 2016 la società ha ampliato le perdite a quasi mezzo miliardo di dollari e visto salire il fatturato solo dell’1% rispetto al 2015
8) È partito l’aumento di capitale di Digital Magics, il business incubator quotato sul mercato AIM Italia. I diritti saranno negoziabili fino al 27 febbraio, l’operazione di chiuderà il 3 marzo e ha come controvalore complessivo massimo 4,97 milioni di euro. La scorsa settimana è stato anche completato l’aumento di capitale riservato a Innogest SGR e ad alcuni soci di Withfounders, che hanno versato 607 mila euro e il 35% del capitale sociale di Withfounders, per un valore di 1,05 milioni di euro (qui tutti i dettagli sull’accordo e i nuovi numeri di Digital Magics dopo l’operazione).
9) Gli istituti bancari specializzati nel factoring sembrano attraversare un momento migliore di molte banche tradizionali. È il caso di Banca Sistema, che ha chiuso il 2016 con un utile netto di 26,4 milioni di euro (+11%) e distribuirà un dividendo di 0,076 euro per azione. L’istituto ha mantenuto un Cet1 del 13,3% (qui tutti i dettagli sul bilancio). Il titolo in Borsa sta cercando faticosamente un recupero, dopo aver toccato i minimi nel corso nello scorso anno (qui la nostra analisi tecnica del titolo).
10) Affari sulla rotta Italia-Messico. SITI B&T, gruppo italiano tra i leader mondiali delle macchine industriali per la produzione della ceramica, ha chiuso un accordo con il gruppo messicano Porcelanite-Lamosa per la fornitura delle attrezzature per gli stabilimenti di Guanajuato e Tlaxcala. Le fabbriche avranno una produttività di 24.000 mq/gg di gres porcellanato e monocottura (per tutti i dettagli sull’accordo clicca qui).