Cambiano i vertici di Finmeccanica e Poste: le dieci notizie economiche della settimana

Oltre al valzer di poltrone, che vede Profumo prendere il posto di Moretti, travolto dalla condanna in primo grado, si vedono i buoni risultati di Generali e quelli più complicati di Eni. Intanto il biomedicale italiano sbarca in Messico

1) Valzer di poltrone nelle più importanti aziende italiane a controllo pubblico. La novità più importante riguarda Leonardo-Finmeccanica, che ha visto l’uscita di Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo dal maggio 2014. Sulle spalle di Moretti ha pesato la condanna in primo grado a 7 anni di carcere per il disastro ferroviario di Viareggio. Il suo posto sarà preso da Alessandro Profumo, ex numero uno di Unicredit ed ex presidente di MPS, la cui nomina ha destato perplessità, data la sua mancanza di esperienza nel settore industriale-tecnologico. Il titolo non ha reagito bene alla nomina di Profumo, perdendo diversi punti in pochi giorni. Cambio anche in Poste Italiane, dove l’ad Francesco Caio ha ceduto il posto a Matteo Del Fante, prima ai vertici di Terna. Oltre a Caio cambia tutto il top management di Poste: in uscita anche la presidente Todini e il Cfo Luigi Ferraris (che dovrebbe sostituire Del Fante a Terna).

2) Passate le tempeste speculative, il gruppo Generali fa parlare di sé per motivi più ordinari ma molto positivi. Il mercato e gli analisti hanno apprezzato i risultati presentati in settimana dal Leone di Trieste, tra cui un utile netto sopra le attese, in crescita a 2,1 miliardi di euro (+2,5%) e un utile operativo record di 4,83 miliardi (+0,9%) che consentono di proporre un dividendo di 0,80 euro per azione (+11,1%). Il gruppo ha anche confermato i principali target previsti per il 2018, tra cui l’obiettivo sul taglio costi e la volontà di uscire dai mercati esteri meno profittevoli.

3) Montagne russe per Eni. La multinazionale energetica italiana ha alternato notizie positive e negative in settimana. Un tribunale della Nigeria ha revocato la richiesta della Commissione sui crimini finanziari del Paese africano di confiscare il giacimento Opl 245 dalle major petrolifere Eni e Shell. Tuttavia il prezzo del greggio continua ad essere debole, con il WTI ormai stabilmente sotto i 50 dollari al barile. Un contesto di mercato che impedisce al titolo di rafforzarsi nonostante i risultati in miglioramento.

4) Il gruppo Lockheed Martin, tra i leader mondiali nel settore della difesa, ha annunciato di aver terminato lo sviluppo di un nuovo laser da battaglia e di essere pronta a consegnarlo all’esercito Usa per i test sul campo. Secondo quanto riportato dalla società, il sistema è sufficientemente leggero e piccolo da essere utilizzato su singoli veicoli. Il laser viene visto come un’alternativa economica nella difesa antimissile e antidrone, dato che gli attuali sistemi missilistici costano svariate centinaia di migliaia di dollari e sono ad utilizzo singolo. Un colpo di laser anti-aereo invece costerà circa 1 dollaro, secondo stime della Marina degli Stati Uniti. Il titolo Lockheed Martin è sui massimi di sempre, oltre i 270 dollari per azione.

5) Gli anni di crisi sembrano ormai alle spalle per Maire Tecnimont. La società di impiantistica nel settore petrolchimico ha chiuso il 2016 con un fatturato in crescita del 45,9% rispetto al 2015, attestandosi a 2,4 miliardi di euro. Il portafoglio ordini dichiarato dalla società è pari a 6,5 miliardi di euro. L’Ebitda è stato di 160 milioni di euro, in crescita del 22,3%, mentre il risultato netto è stato in utile per 85,3 milioni di euro, quasi raddoppiato da un anno prima. La società ha proposto la distribuzione di un dividendo da 28,4 milioni di euro, pari a 0,093 euro per azione.

6) Nonostante la deflazione sui prodotti alimentari e un effetto cambio molto sfavorevole a causa della Brexit, La Doria riesce a chiudere il suo 2016 con un dividendo. Il fatturato è stato di 653,1 milioni di euro, in calo del 12,7%, ma a parità di cambi i ricavi sarebbero scesi solo del 6,8%. L’utile netto è stato pari a 33,7 milioni di euro. Il CdA ha stabilito di distribuire un dividendo di 18 centesimi per azione (qui tutti i dettagli sulla notizia).

7) Dopo i buoni risultati semestrali arriva un’altra buona notizia per Digital Bros. La sua controllata 505 Games, publisher internazionale di videogame, si è aggiudicata il titolo di “Best Indie Games Label” in occasione degli MCV Awards 2017, prestigiosa manifestazione dedicata ai principali attori dell’industria videoludica mondiale, svoltasi il 9 marzo a Londra. Questo è il quarto MCV Award vinto da 505 Games dal 2006 ad oggi, il secondo nella categoria Best Indie Label. 505 Games era già stata insignita di tale riconoscimento nel 2015 (qui tutti i dettagli).

8) Retelit festeggia il primo utile operativo della sua storia. I dati di bilancio 2016 della società di telecomunicazioni hanno battuto le aspettative contenute nel piano industriale. I ricavi sono cresciuti del 17,8% a 49,6 milioni di euro e si è visto un miglioramento deciso anche per i margini: l’Ebitda è cresciuto a 14,6 milioni di euro (+32% rispetto al 2015). Il risultato operativo si è portato in positivo, come detto sopra, a 2,2 milioni di euro, dal rosso di 800mila euro del 2015. La società ha inoltre comunicato i target al 2021 del suo piano industriale (per tutti i dati clicca qui). Il titolo viaggia sui massimi da circa 10 anni a questa parte, intorno a quota 1,4 euro, dopo aver infranto un’importante barriera a 1,34 euro (qui la nostra analisi tecnica).

9) Sbarco in Messico per Bomi Italia, società italiana leader nel settore della logistica biomedicale. Attraverso la costituzione di una newco, risultante dall’esecuzione di un accordo di joint venture con un partner locale, sarà attiva nella logistica e nel trasporto tipici del gruppo. La nuova società avrà sede a Città del Messico e sarà direttamente controllata da Bomi con una partecipazione al 90% del capitale sociale a fronte di un investimento iniziale pari a 900mila dollari (qui i dettagli sull’operazione). Il titolo ha messo a segno diversi rialzi significativi negli ultimi giorni, con volumi inediti (per la nostra analisi tecnica clicca qui).

10) Continua a segnare massimi storici in Borsa Sesa, società di information technology quotata sul segmento STAR. L’operatore nei servizi IT ha presentato i risultati dei primi nove mesi dell’anno fiscale 2016-17, terminati il 31 gennaio scorso. I ricavi sono cresciuti del 4,9% a 945 milioni di euro (dai 901 milioni di dodici mesi prima). L’aumento del fatturato è in parte dovuto all’aumento del perimetro con le acquisizioni effettuate negli ultimi mesi. Utile netto a 20,3 milioni di euro, salito del 9,6% rispetto al 31 gennaio 2016 (qui tutti i dettagli).

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