Inflazione e tassi bassi: il conto corrente non conviene più

Con i prezzi dei beni e servizi che tornano a salire, tenere gran parte dei propri risparmi depositati in banca non è la scelta migliore per difenderli

In Europa, nonostante gli indicatori indicano che le aspettative per l’inflazione stiano crescendo, la convinzione è che i tassi di interesse resteranno per il momento ancora bassi. Prima o poi la Bce li aumenterà, ma molti segnali dicono che il loro livello non tornerà ad essere quello di prima entro un orizzonte di tempo rilevante. Per questo tenere i risparmi nel conto corrente è oggi una scelta che non permette di difenderli in maniera ottimale. Se si hanno gran parte delle disponibilità depositate in banca, i ritorni che si ricevono compensano a malapena l’effetto dell’inflazione, che nel frattempo è tornata a salire anche da noi.

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