1) Il 2017 potrebbe aver già visto la sua IPO dell’anno. Si tratta ovviamente di Snap, la parent company del social network Snapchat, che ha debuttato giovedì scorso a New York, mettendo a segno un rialzo del 44% solo nel suo primo giorno di scambi, balzando dal prezzo di collocamento di 17 dollari a 24,48 dollari. In due giorni la capitalizzazione della società ha quasi raggiunto i 35 miliardi di dollari pari all’intera capitalizzazione del segmento STAR di Borsa italiana. La matricola di Wall Street si lascia così alle spalle, almeno per ora, le perplessità che avevano accompagnato il collocamento: scarsa crescita degli utenti ed emissioni di titoli senza diritto di voto. Ora solo il tempo potrà dire se Snapchat sarà un nuovo Facebook o un nuovo Twitter.
2) Sembra si preparino grandi manovre intorno al titolo Poste Italiane. Indiscrezioni di stampa hanno parlato della possibile distribuzione di un dividendo straordinario di un miliardo di euro, in aggiunta ai 500 milioni già previsti, mentre la società in fase di Ipo aveva garantito che tali risorse sarebbero state reinvestite nella crescita interna. Alcune speculazioni vedono il dividend straordinario come il mezzo per dare alla Cassa Depositi e Prestiti le risorse per comprare dal Tesoro la sua quota, pari al 29,3%. Lo Stato riuscirebbe così a incamerare un po’ di soldi, senza rinunciare a mantenere un minimo di influenza sulla società, risolvendo così il ‘problema’ della seconda fase della privatizzazione di Poste.
3) Anno da ricordare per Amplifon. Il gruppo ha presentato i suoi risultati per l’esercizio 2016, che hanno visto una crescita del 9,6% del fatturato (a cambi correnti) fino ad un totale di 1,13 miliardi di euro, record storico per la società. Utile netto +36% a 63,6 milioni di euro. Il CdA ha proposto un dividendo di 7 centesimi ad azione. Nel 2016, tramite crescita organica e acquisizioni, la rete di Amplifon è cresciuta di 230 negozi e 75 shop-in-shop. Per acquisizioni sborsati 79,4 milioni di euro.
4) Il titolo Brembo continua a correre, ma potrebbe essere vicino al traguardo, dopo aver segnato nuovi massimi oltre i 66 euro per azione. Il 2016 è stato un anno storico per il gruppo che ha chiuso il 2016 con un utile netto di 240,6 milioni, in crescita del 30,8% rispetto all’anno precedente. Il fatturato è cresciuto del 9,9% a 2,28 miliardi. Tuttavia un numero crescente di analisti reputano ormai il titolo sopravvalutato rispetto ai seppur ottimi risultati economici.
5) Deutsche Bank ha annunciato venerdì sera che il consiglio di sorveglianza avrebbe discusso un aumento di capitale da circa 8 miliardi di euro. La necessità di una nuova ricapitalizzazione era stata più volte smentita dai vertici. SI tratta di un’inversione di marcia a 180 gradi da parte del management, che ha anche comunicato la rinuncia alla cessione di Postbank, e la cessione di una parte di Deutsche Asset Management, attraverso un collocamento pubblico. Marcia indietro anche sulla separazione delle diverse aree di attività, si è deciso di tornare ad un piano di integrazione. Il titolo ha aperto la settimana in caduta libera sul mercato di Francoforte.
Grandi manovre in arrivo intorno al titolo Poste Italiane. Indiscrezioni di stampa parlano della possibile distribuzione di un dividendo straordinario di un miliardo di euro, in aggiunta ai 500 milioni già previsti
6) Crescita esplosiva nel primo semestre dell’anno fiscale 2016-17 per Digital Bros. La società, unica realtà italiana di livello internazionale nella produzione e distribuzione di videogiochi, ha chiuso il periodo con ricavi in crescita del 43,8% a 65,14 milioni di euro, grazie al lancio del titolo Assetto Corsa e al buon flusso di fatturato da Rocket League. Per Digital Bros anche utili per 7,4 milioni di euro, dagli 1,25 milioni di dodici mesi fa (qui tutti i dettagli).
7) Banca Sistema cerca nuove opportunità nel credito retail. Il gruppo ha comunicato il lancio di “ProntoPegno”, il nuovo servizio che offre Credito su Pegno. Sarà inaugurata oggi la prima Filiale dedicata a tale attività a Milano, in Piazza Napoli, mentre il servizio è già disponibile presso la Filiale di Banca Sistema a Pisa. L’iniziativa è volta a dare impulso alla crescita e alla redditività del gruppo nel medio periodo (per tutte le informazioni clicca qui). Banca Sistema è un istituto storicamente specializzato nel factoring sui crediti della pubblica amministrazione, attività estremamente importante nel nostro Paese (qui la nostra analisi fondamentale del titolo).
8) Centrale del Latte d’Italia ha attirato l’attenzione degli investitori dopo la pubblicazione dei risultati al 31 dicembre 2016, i primi a tenere conto della fusione di Centrale del Latte di Firenze in Centrale del Latte di Torino, operazione che ha dato vita al nuovo gruppo. Il conto economico ha recepito i risultati della fusione a partire dal 1° ottobre 2016. L’utile netto della società nel periodo, non confrontabile con lo scorso anno a causa del perimetro diverso, è stato di 12,05 milioni di euro, mentre il fatturato consolidato arriva a 117,78 milioni di euro, in crescita del 21,6% grazie all’aumento di perimetro negli ultimi tre mesi dell’anno (qui tutti i dettagli sulla notizia).
9) Si è chiuso con un successo l’aumento di capitale da 4,97 milioni di euro di Digital Magics. I diritti d’opzione sono stati esercitati per il 93,39% del totale disponibile. Le azioni inoptate, per un controvalore di 328mila euro circa, sono state successivamente assegnate attraverso il meccanismo del riparto proporzionale portando all’integrale sottoscrizione dell’aumento. Alcuni dei soci fondatori di Digital Magics hanno rinunciato alle loro opzioni per favorire l’ingresso nel capitale di Danilo Iervolino, attraverso la sua holding Multiversity (per tutti le informazioni sull’aumento clicca qui).
10) Il 2016 è stato l’anno chiave per lo sviluppo di Electro Power Systems. La società attiva nel campo delle energie rinnovabili ha comunicato i ricavi preliminari 2016: 7,1 milioni di euro, sopra le indicazioni comunicate il 14 novembre 2016, che erano state pari a un intervallo tra 6,4 e 6,9 milioni di euro. Nel 2015 il fatturato si era fermato a 0,4 milioni di euro, anche se non a parità di perimetro. I risultati hanno spinto gli analisti di Invest Securities hanno alzato il target price da 8,3 euro a 9,8 euro, confermando il giudizio BUY (qui tutti i dettagli).