L’ansia, un po’ come la paura, è solo uno stato d’animo che siamo programmati per provare, reprimerla del tutto può essere dannoso, così come non avere paura di niente può causare situazioni spiacevoli, ecco perché dobbiamo imparare a domarla e usarla a nostro vantaggio, così come l’uomo ha imparato a domare i cani senza averne paura.
Anche se ci conviviamo da sempre, abbiamo ancora tantissima paura dell’ansia. L’ansia ti blocca, l’ansia ti fa commettere errori, l’ansia ti fa male al fisico. In giro possiamo trovare decine di siti, corsi e consigli su come eliminare l’ansia e lo stress, su come scacciarla via come quel tuo collega rompiscatole che ti viene a disturbare proprio quando vuoi lavorare sodo o quel compagno di classe che butta addosso la sua paura per un esame.
Ma come già detto non dobbiamo reprimerla, sarebbe una soluzione temporanea, dobbiamo trasformarla in efficienza. Una punta d’ansia è ciò che ci permetterà di rileggere quel progetto ancora una volta e trovare gli errori che ci erano sfuggiti la prima volta, sarà lo stimolo a curare con passione quel progetto che all’inizio sembra non decollare, ma che siamo ansiosi di portare al successo, sarà quel momento di trance al termine del quale abbiamo incredibilmente finito tutta quella montagna di lavoro che credevamo insormontabile.
L’ansia è anche un’ottima bussola per capire se stiamo andando nella direzione giusta. Qualunque storia, racconto, videogioco o film ha un modo molto chiaro per farci capire se il protagonista sta andando nella direzione giusta: le difficoltà aumentano.
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Domare l’ansia è un lavoro in più fasi: prima dobbiamo riconoscerla, poi dobbiamo utilizzarla per renderci ancora più efficienti, più affamati, più ossessionati dal far andare le cose bene