Millennial, la prudenza a volte è troppa: ecco come diventare investitori smart

Instabilità economica e crisi finanziaria hanno reso quella dei Millennial una generazione estremamente avversa al rischio. Tuttavia un eccesso di prudenza fa perdere opportunità di far fruttare i risparmi. Anche in vista della pensione

Per chi è nato tra gli inizi degli anni Ottanta e il 2000, ossia per i Millennial, gli investimenti sono una realtà lontanissima. Dire che mancano le risorse per investire è vero solo in parte: i giovani, oggi, mostrano dei tassi di risparmio più alti rispetto a quelli delle generazioni precedenti. Lo dimostrano i dati che mettono a confronto i portafogli tra le diverse generazioni: i Millennials possiedono sia la quota più alta di liquidità (70%) che la più bassa di azioni (14%). Inoltre, mentre il 48% dei Millennials sostiene che investire è importante, il 46% lo ritiene ancora troppo rischioso.

Perché i Millennials tendono ad essere così avversi al rischio? La ragione potrebbe scaturire dall’ultima crisi finanziaria e dalla grave instabilità economica che i Millennials hanno vissuto sulla propria pelle nell’ultimo decennio. Tuttavia rinunciare ad investire sin da giovani o semplicemente posticipare l’investimento “a tempi migliori” può far perdere ingenti opportunità di guadagno. O compromettere l’accumulo di capitale destinato a sostenere la pensione. Un esempio lo dimostra.

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“Iniziare a risparmiare da giovani e in modo costante per avere una base più solida per il futuro”: un messaggio che i Millennial avranno certamente ascoltato innumerevoli volte ma che troppo spesso viene sottovalutato