1) Nella guerra su due fronti in Italia (Mediaset e Telecom Italia), Vivendi non arretra di un centimetro. Nei prossimi giorni il gruppo francese costituirà una newco, Vivendi Italia, per investire in contenuti dal cinema allo sport, tra cui i diritti del calcio, coinvolgendo poi in un secondo tempo Telecom e Mediaset per la distribuzione. Il neo Presidente di Telecom, Arnauld de Puyfontaine, ha ripetuto il suo ottimismo sulla possibilità di trovare un accordo con Fininvest sulla partecipazione in Mediaset, anche se al momento non ci sono incontri fissati in agenda.
2) Si attende a breve lo scioglimento del nodo tra Fincantieri e Stx France. Il ministro dell’Economia e dello Sviluppo Economico, Pier Carlo Padoan, e Carlo Calenda hanno incontrato il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire per discutere del ruolo della società italiana di cantieristica nell’operazione Stx France. La nota del Mef, parla di un incontro “cordiale e costruttivo”, dopo che nei giorni scorsi il neo presidente francese Emmanuel Macron ha però spiegato di voler rivedere i termini dell’accordo sulla vendita dei cantieri francesi di Saint-Nazaire, di cui Fincantieri aveva recentemente acquisito il 66,66% dalla coreana Stx.
3) Fiat Chrysler prova a dimenticare il caso emissioni con dati positivi sulle immatricolazioni in Italia, Europa e Usa. A maggio il gruppo ha venduto negli Usa 193 mila veicoli, registrando un calo modesto dell’1% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, ma il mercato si aspettava una contrazione più pronunciata. Le vendite in Italia hanno registrato una crescita del 6,8% a maggio, mentre negli altri mercati europei che hanno già riportato le immatricolazioni, FCA continua a guadagnare quote di mercato, battendo l’andamento medio delle vendite. Nei primi giorni di questo mese di giugno FCA guadagna circa il 3%.
4) Sono ore drammatiche per uno dei più importanti istituti bancari spagnoli, il Banco Popular. La banca iberica, che non aveva richiesto alcun sostegno durante la crisi del 2016, è sempre più a rischio “bail in”, sepolta da una montagna da 35 miliardi di euro lordi di NPL. Le perdite per quasi 3,5 miliardi di euro nel solo 2016 hanno eroso il patrimonio, mentre che l’ultimo aumento di capitale da 2,8 miliardi di euro non è stato sufficiente ad stabilizzare la situazione patrimoniale. Non è ancora chiaro quante nuove rettifiche saranno necessarie sui crediti ed è sempre più pesante il rischio che la banca sia messa in risoluzione. Il presidente Emilio Saracho e l’ad Ignacio Sanchez Asain incontrano oggi a Francoforte i responsabili della supervisione bancaria della Bce per cercare di trovare una soluzione alla crisi. In pochi giorni il valore di Borsa si è più che dimezzato.
5) Il mondo del petrolio è davvero cambiato. In seguito alle turbolenze geopolitiche che stanno vedendo protagonisti i paesi del Medio Oriente, in particolare il Qatar (accusato di finanziare il terrorismo internazionale), il prezzo del greggio, contrariamente alle tradizioni, ha iniziato a scendere. Storicamente ogni segnale di tensione o squilibrio nell’area del Golfo portava un brusco rialzo delle quotazioni dell’oro nero. Oggi però, più che un conflitto, il mercato teme che i membri dell’Opec sfruttino le tensioni del momento per sfilarsi dall’accordo sui tagli, inondando di greggio il mercato.
La dura sconfitta per 4-1 nella finale di Champions League di Cardiff sta costando cara al titolo Juventus. Dopo l’incredibile rally degli ultimi mesi, in due giorni dalla riapertura del mercato lunedì mattina le azioni del team bianconero hanno perso oltre il 20% del loro valore
6) Nuovo piano industriale al 2020 per Safe Bag. Il gruppo prevede a fine piano un fatturato complessivo di 49,6 milioni di euro e un margine Ebitda pari al 22% per 11,1 milioni complessivi. Utile netto previsto a 6,3 milioni. Già nel 2017 è previsto un dividendo straordinario di 1 milione di euro, mentre la politica di dividendi prevista sarebbe del 35% dell’utile per l’intera durata del piano (qui tutti i dettagli).
7) La dura sconfitta per 4-1 nella finale di Champions League di Cardiff sta costando cara al titolo Juventus. Dopo l’incredibile rally degli ultimi mesi, in due giorni dalla riapertura del mercato lunedì mattina le azioni del team bianconero hanno perso oltre il 20% del loro valore. Due anni fa, in occasione della finale di Champions contro il Barcellona, il titolo aveva visto un movimento simile, ma con multipli e volumi molto inferiori rispetto a quelli delle ultime settimane (clicca qui la nostra analisi tecnica del titolo).
8) La modenese Expert System, società leader nel mercato di cognitive computing e text analytics, ha annunciato che la sua tecnologia cognitiva Cogito è stata scelta da ING Direct, parte del gruppo bancario ING, tra i maggiori in Europa, per semplificare il supporto ai suoi clienti sul portale della banca (clicca qui per i dettagli). Nonostante le opportunità di sviluppo della società, posizionata in un mercato di grande potenzialità, il titolo sconta un considerevole ‘ritardo’ rispetto ad altre small capo di Piazza Affari (qui la nostra analisi tecnica).
9) TXT e-Solutions ha varato la sua nuova unità operativa: TXT Sense. Si tratta di una nuova divisione che svilupperà e venderà soluzioni innovative di realtà aumentata per tutti i numerosi settori in cui queste tecnologie, nella loro nuova forma, troveranno applicazione. I settori di interesse ai quali si rivolgerà TXT Sense comprendono il Lusso e Fashion, la manifattura avanzata, l’industria medicale e il retail specializzato (qui tutti i dettagli). Da inizio anno il titolo guadagna il 70% ed è sui massimi dal lontano 2001 (qui la nostra analisi tecnica).
10) Nuova installazione per Electro Power Systems, questa volta in partnership con Enel. La società italiana quotata a Parigi ha annunciato la messa in servizio di una nuova microrete in Cile, 100% a zero emissioni. Composta da un impianto solare, un sistema di accumulo ad idrogeno ed uno al litio coprirà la domanda di energia del campo che ospita più di 600 tecnici, i quali stanno lavorando alla costruzione dell’impianto geotermico di Enel Green Power a Cerro Pabellón, in Ollagüe, nella regione dell’Antofagasta, nel cuore del deserto di Atacama (per tutti i dettagli clicca qui).