1) Sabato 10 Giugno si è tenuta l’asta per l’acquisto dei diritti TV della serie A per il triennio 2018-2021. La Lega Calcio puntava ad arrivare ad un miliardo di euro incasso, ma l’offerta massima presentata non raggiunge neanche la metà della cifra prefissata. L’assegnazione è quindi rimandata e ora la Lega Calcio dovrà rivedere il bando. Mediaset aveva presentato un ricorso all’Antitrust contro il bando in quanto non rispettava la legge Melandri e ha deciso di non partecipare in segno di protesta. L’esposto è stato respinto, ma la mossa di Mediaset ha raggiunto l’obiettivo prefissato: prendere tempo in attesa di chiarire la questione con Vivendi. Mediaset si trova infatti in uno stato di pesante deficit, causato dall’acquisizione dei diritti della Champions e dalla battaglia con Vivendi. Il titolo ha subito una perdita durante la giornata di lunedì 12, allargando le perdite della settimana precedente.
2) Dopo la difficile settimana finale di maggio, in cui il titolo ha perso il 17%, nei primi giorni di Giugno sono ripartiti gli acquisti su Ferragamo. Nonostante ciò diverse banche d’affari continuano ad invitare alla cautela per la poca trasparenza del management: tra loro Kepler Chevreux che ha tagliato il target price da 27,5 euro a 26 euro e la tedesca Main First, che ha ridotto il target price a 22. Kepler ha inoltre rivisto al ribasso la stima di utile per azione, dichiarando come questi ritocchi vadano considerati un costo per il rilancio di Ferragamo , ritenuto un marchio ad alto potenziale.
3) Banca Carige è alle prese con la crisi causata dal dissidio interno tra l’azionista di riferimento, Vittorio Malacalza, e l’amministratore delegato, Guido Bastianini. Le prime crepe tra i due si erano aperte nel dicembre scorso ma il culmine del conflitto è arrivato il 9 giugno, quando è stato convocato un CdA con all’ordine del giorno la sfiducia manifestata da Malacalza verso Bastianini. Il CdA ha votato la sfiducia di Bastianini e causando un altro scivolone del titolo. Oggi è in corso il comitato nomine per individuare un nuovo top manager, ma l’esito è ancora incerto. Sembra che l’intenzione di Malacalza sia quella di proporre un candidato interno alla banca e tra i più quotati vi è Gabriele Delmonte, attuale responsabile crediti della banca. In Aprile era stato fissato un aumento di capitale da 450 milioni, ma Equita ha stimato una necessità per l’aumento di capitale da 600 milioni, anziché i 450 stabiliti precedentemente.
4) La settimana iniziata il 12 Giugno potrebbe essere decisiva per il futuro di Uber. Il consiglio d’amministrazione ha deciso di modificare i vertici aziendali e adottare una serie di misure, tra cui ci sarebbe anche il licenziamento di Emil Michael, uno dei più fidati collaboratori del fondatore e ad Travis Kalanick. Potrebbe anche arrivare un congedo di tre mesi per Kalanick, accusato di aver instaurato un clima ostile all’interno dell’azienda a causa della sua aggressività. Oltre a questi problemi interni la compagnia è al centro di un’indagine federale per l’uso di un software che consente ai suoi conducenti di dribblare i controlli della polizia. Inoltre Uber ha ammesso di aver sottopagato per decine di milioni di dollari gli autisti di Filadelfia e di New York.
Giornate sull’ottovolante per il titolo RCS Mediagroup. Oggi la giornata si avvia ad una chiusura in deciso rialzo, ma venerdì il titolo, complice l’effetto combinato dei dati negativi sia in campo diffusionale sia pubblicitario, aveva trascinato il titolo in ribasso del 10%
5) Il 12 Giugno è la data fissata da Ubi Banca per l’aumento del capitale da 400 milioni di euro, necessario per l’acquisto delle tre good banks (Etruria,Marche,CariChieti). Agli azionisti vengono offerte 167 milioni di nuovi titoli, con un rapporto di assegnazione di 6 nuove azioni ogni 35 possedute e con un prezzo di riferimento di 3,35 euro. Gli analisti suggeriscono un atteggiamento di cautela verso le azioni di Ubi Banca, in ragione dei dubbi sulla capacità delle banche integrate di far ripartire i ricavi commerciali. L’operazione si chiuderà in prima battuta il 27 giugno, con i diritti di opzione negoziabili fino al 21 giugno. UBI ha annunciato anche di aver nominato quali garanti e co-bookrunne Banca IMI, Banco Santander e Mediobanca. Nel giorno della partenza dei diritti per l’aumento di capitale, il titolo UBI Banca è partito in forte rialzo in borsa.
6) Nuovo mercato per Falck Renewables. Grazie ad un accordo con Kemperman& Partners Projecten, consolidato sviluppatore locale di Dronten, la società italiana è ufficialmente attiva nei Paesi Bassi, mercato dove l’attenzione per i temi ambientali è molto alta. L’accordo prevede come prima iniziativa il co-sviluppo di una pipeline iniziale della capacità produttiva di circa 150 MW (qui tutti i dettagli). Il titolo continua a scambiare nei pressi dei massimi dal 2015, dopo il rally partito a fine 2016 (qui la nostra analisi tecnica).
7) Punta sul mercato francese Elettra Investimenti. La holding industriale attiva nella produzione di energia elettrica e termica e nell’efficienza energetica, ha concluso un accordo per l’ingresso nel capitale di Greenpriz SaS e Inovadea Sas, società di diritto francese (per tutti i dettagli clicca qui). Da inizio anno il titolo, sbarcato in Borsa nell’aprile 2015 a 6 euro per azione, guadagna il 35%. Il trend, per quanto breve, vede una prima fase ribassista, seguita da tendenza positiva iniziata nel terzo trimestre del 2016 (qui la nostra analisi tecnica).
8) Negli ultimi giorni è circolata l’indiscrezione secondo cui Retelit starebbe cercando un’alleanza con un fondo di private equity per fare un’offerta per Infracom, società di tlc che il gruppo Abertis intende vendere. Entro metà giugno dovranno essere depositate le offerte vincolanti. Infracom genera circa 100 milioni di euro di fatturato annuo e 25 milioni di Ebitda. Il titolo scambia ancora a poca distanza dai massimi dell’anno (1,51 euro per azione), che rappresenta anche il massimo dall’agosto 2007 (qui la nostra analisi tecnica del titolo).
9) Partenza col turbo a Piazza Affari per FinLogic. La società ha portato a termine il processo di Ipo sul mercato Aim Italia. In fase di collocamento la società ha raccolto circa 6,3 milioni di euro, da 1, 75 milioni di azioni. Il flottante al momento dell’ammissione è del 25,9%. con una capitalizzazione pari a 24,3 milioni di euro (qui tutte le informazioni).
10) Giornate sull’ottovolante per il titolo RCS Mediagroup. Oggi la giornata si avvia ad una chiusura in deciso rialzo, ma venerdì il titolo, complice l’effetto combinato dei dati negativi sia in campo diffusionale sia pubblicitario, aveva trascinato il titolo in ribasso del 10%, certificando una volta di più, il difficile momento del settore editoriale e media (per tutti i dettagli clicca qui).