Provate a chiedere ad un investitore quali benefici vorrebbe ottenere dai suoi investimenti e probabilmente vi risponderà subito: “Elevati rendimenti e rischi contenuti”. D’altro canto, e a patto che questo possa esistere, che cosa si potrebbe ricevere di meglio?
In realtà, i benefici che vogliamo ricevere dai nostri investimenti potrebbero non essere molto differenti da quelli che comunemente ricerchiamo nella nostra esperienza da consumatori. Generalmente, i consumatori sono alla ricerca di tre tipi di benefici quando acquistano un bene o un servizio: utilitaristici, espressivi ed emozionali.
I benefici utilitaristici sono la risposta alla domanda, che cosa fa questo prodotto per me e per le mie tasche? Ad esempio, i vantaggi utilitaristici di un’auto si riferiscono al risparmio di tempo impiegato per il trasporto da un luogo all’altro mentre quelli degli investimenti si riferiscono all’ aumento della nostra ricchezza finanziaria.
I benefici espressivi trasmettono, invece, a noi stessi e agli altri i nostri valori, i gusti e lo status. Rispondono alla domanda, che cosa dice di me questo prodotto? Così guidare un’auto elettrica comunica agli altri la nostra responsabilità ambientale, mentre possedere una signorile Bentley esprime la nostra appartenenza ad un determinato status sociale. Lo stesso potrebbe dirsi per l’investitore che investe in fondi ambientali oppure in hedge fund.
I benefici emotivi sono infine la risposta alla domanda, come mi fa sentire questo prodotto? Un’auto a zero emissioni e un fondo di investimento ambientale ci potrebbero fare sentire virtuosi, mentre una Bentley e un hedge fund ci farebbero sentire orgogliosi del loro possesso.
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Seguire le sensazioni che ricerchiamo nella nostra esperienza da consumatori ha un costo economico che rischia di allontanare eccessivamente i nostri obiettivi di risparmio a lungo termine