Come migliorare il rendimento dei tuoi investimenti in sette punti

Pianifica, valuta il rischio, diversifica, dai un’occhio ai costi. Sono alcune delle mosse chiave per avere investimenti in ordine e in grado di portare buoni risultati

Investendo non puoi mai essere certo del rendimento che otterrai. Ci sono però diverse cose (almeno 7) che puoi fare per aumentare le possibilità di avere un buon risultato. Ecco le linee guida che ti possono aiutare a gestire il rischio e a migliorare il potenziale della tua strategia di investimento nel lungo periodo.

Pianifica

Chiarisci bene lo scopo del tuo investimento e il risultato che desideri ottenere per decidere la strategia di investimento più adatta. Ci sono tre domande che devi porti:

a) Qual è il tuo obiettivo? Potresti voler accumulare 10.000€ per cambiare l’auto oppure costruire un capitale da affiancare alla pensione o semplicemente far fruttare i tuoi risparmi a un tasso migliore rispetto al conto corrente.

b) Qual è il tuo orizzonte temporale? Potresti voler raggiungere il traguardo dei 10.000€ per cambiare l’automobile nei prossimi due anni, oppure avere a disposizione più di 30 anni per investire con l’obiettivo della pensione.

c) Quanto rischio puoi sopportare? Gli investitori accettano un rischio maggiore a fronte di un rendimento atteso più elevato, soprattutto se investono su un orizzonte temporale medio/lungo.

Valuta il rischio e il rendimento

In linea di massima, un investimento più rischioso può generare maggiori rendimenti. Viceversa, il rendimento atteso è minore per un investimento a basso rischio. Qualsiasi investimento comporta una quota di rischio, per quanto alle volte nascosa. È però importante stabilire in partenza quanto rischio sei disposto a sopportare e quale rendimento potenziale cerchi, coerentemente con i tuoi obiettivi e orizzonti temporali.

Se è chiaro a tutti cosa si intenda per rendimento, meno evidente è cosa si il rischio. Ci sono diverse misure statistiche che lo identificano. In termini concreti si può pensare al rischio come alla perdita massima potenziale in cui puoi incorrere, oppure alla variabilità dell’andamento dell’investimento.

Generalmente, l’investimento obbligazionario è meno rischioso e porta rendimenti minori nel medio periodo, rispetto invece all’esposizione in titoli azionari, associati a un rendimento maggiore a fronte di un rischio più elevato.

Diversifica

Scegliere i titoli di una o più società e investirci i tuoi risparmi è un approccio altamente rischioso. Se una azienda in cui sei investito attraversa un brutto momento, l’impatto sui risparmi potrebbe essere micidiale. La recente crisi ci insegna anche le società ritenute più solide possono crollare quasi dall’oggi al domani. Investendo in fondi comuni o ETF accedi, anche con poche centinaia di euro, a un portafoglio diversificato composto da decine o centinaia di titoli. Buona norma è anche non esporti a una sola classe di titoli ma detenere, in una certa misura, azioni e obbligazioni su scadenze diverse.

Ribliancia

Con il tempo, alcuni investimenti vanno meglio di altri, il che aumenta il loro peso relativo nel portafoglio. La tentazione di molti è quella di investire maggiormente in quei titoli che stanno avendo i risultati migliori. Questo ti allontana dalla allocazione iniziale e soprattutto rischia di portarti a comprare sui massimi. Investire in ETF spesso accentua questo difetto in quanto gli indici seguiti dagli ETF pesano maggiormente i titoli che hanno avuto la performance migliore. La soluzione è invece quella di ribilanciare periodicamente i tuoi investimenti. Scegliendo un fondo a gestione attiva, soprattutto con una strategia value, sono i gestori stessi a prendere profitto sui titoli che hanno avuto i risultati migliori per investire dove si vedono le opportunità migliori. In aggiunta, AcomeA dà la possibilità di attivare dei servizi optional sul portafoglio che aiutano a escludere l’emotività dalle scelte di investimento.

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