I fondi di fondi, come suggerisce il nome, sono particolari fondi comuni di investimento che non investono in strumenti finanziari primari (come azioni o obbligazioni), bensì in quote di altri organismi di investimento collettivo, cioè in altri fondi comuni di investimento o SICAV.
Devono essere coerenti con la strategia di investimento proposta all’investitore. Comunque non si può, per regola, allocare più del 10% del patrimonio (nel caso di fondi armonizzati Ue) o più del 5% (nel caso di altri fondi) Offrono un discreto livello di diversificazione, anche se non mancano i problemi. In particolare sui costi e la trasparenza.
Il costo medio per investire in un fondo d’investimento è di circa l’2,3%, ma il prezzo di un fondo di fondi può essere ancora maggiore. Serve stare attenti: nel lungo periodo i rendimenti di diverse strategie di gestione tendono a convergere intorno alla media, ma i costi rappresentano invece una spesa a cui sicuramente si andrà incontro anno dopo anno.
La trasparenza, poi, è difficile da ottenere: sono strumenti complessi, difficili da esplorare nella loro composizione. Questo rende difficile costruire un banchmark con cui paragonare la performance del fondo. A questo punto, è meglio vagliare soluzioni più efficienti, come gli Exchange Trade Funds , più trasparenti e diverstificati. E hanno costi di gestione molto più bassi (vanno dallo 0,2 allo 0,5%).
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