Forse sei meglio di quel che credi: come combattere la Sindrome dell’impostore

È una forma di insicurezza che porta le persone a svalutarsi e a pensare che le cose buone che gli capitano o non siano meritate o siano frutto della fortuna. Non è grave, perché indica capacità di autocritica. Ma sul lavoro può essere un ostacolo

Quando ottieni un successo lavorativo ti senti fuori posto? Pensi sempre che gli altri ne sappiano più di te? Cerchi di non offrire consigli o pareri perché “in fondo non devo dire niente d’interessante”? I complimenti ti imbarazzano e non sai come comportarti quando ne ricevi?

Va tutto bene, semplicemente forse soffri un po’ di “Sindrome dell’impostore”, ovvero una forma di insicurezza che porta le persone a svalutarsi e a pensare che le cose buone che gli capitano o non siano meritate o siano frutto della fortuna. È l’altro specchio del cosiddetto “Effetto Dunning Kruger” ovvero quando una persona tende a sopravvalutare le proprie capacità e si crede in grado di poter dire la sua in ogni situazione.

La Sindrome dell’impostore può essere un fastidioso freno alle nostre capacità, ma non è niente di grave, anzi, vuol dire che siamo personecapaci di autocritica, che non è poco. Tuttavia può diventare un problema sul lavoro e nella vita di tutti i giorni, perché la gratificazione è un fondamentale alleato per fare sempre meglio.

Ecco qualche consiglio per cercare di gestirne gli effetti e… avanti a testa alta!

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