1) Protagonista indiscussa della cronaca finanziaria dell’ultima settimana è stata Fiat Chrysler. Si sono infatti accumulate numerose indiscrezioni sul futuro del gruppo. L’ultima voce parla di contatti con Volkswagen per una joint venture nel settore veicoli commerciali leggeri, mentre nei giorni precedenti era stato attribuito a società cinesi un interesse per l’intero gruppo o solo per il marchio Jeep. Bloomberg ha riferito come il Lingotto stia valutando diverse opzioni, incluso un progetto che prevede lo scorporo dei brand Maserati e Alfa Romeo e delle sue attività nei componenti per auto. L’obiettivo sarebbe rifocalizzare FCA sulle auto mass market rendendola più attraente per una possibile combinazione con un concorrente. Una decisione finale non sarebbe tuttavia prevista prima di inizio 2018. Le attività di auto di lusso di Fca potrebbero valore circa 7 miliardi di euro, mentre il valore di Magneti Marelli e degli altri componenti è stimato fino a 5 miliardi. In nove sedute il titolo ha guadagnato oltre il 20%.
2) Enel continua a riorganizzare le sue attività sudamericane. Il gruppo ha annunciato una proposta di riorganizzazione societaria in due fasi: prima l’integrazione in Enel Chile degli asset rinnovabili cileni posseduti da Enel Green Power Latin America, tramite fusione per incorporazione di quest’ultima nella stessa Enel Chile; poi il lancio da parte di Enel Chile di un’Opas di acquisto e di scambio sulle minoranze della controllata Enel Generación Chile. Enel gestisce in Cile circa 7,5 gigawatt di capacità di generazione, di cui 6,4 attraverso Enel Chile Generation e 1,1 attraverso Enel Green Power.
3) Continuano le speculazioni circa una controfferta su Abertis, ostile a quella avanzata da Atlantia. Secondo il quotidiano spagnolo Expansion, Acs starebbe studiando la possibilità di lanciare direttamente la controfferta su Abertis, senza passare attraverso la sua controllata tedesca Hochtief. Una decina di giorni fa la stampa spagnola aveva parlato delle difficoltà di una controfferta su Abertis da parte di Acs, attribuendole principalmente alle perplessità avanzate dai fondi di investimento interpellati. Questi ultimi non sarebbero infatti disposti ad entrare nel capitale di Hochtief (società tedesca del gruppo Acs) in quanto questo li esporrebbe alla ciclicità del business delle costruzioni.
4) Amazon e Wal-Mart pronti alla guerra. Whole Foods, la popolare catena di supermercati biologici appena acquistata dal colosso di Jeff Bezos, applicherà nei suoi supermercati sconti fino al 51% su alcuni dei prodotti più venduti, dalle uova agli avocado. Pochi giorni fa, Wal-Mart, colosso Usa del commercio ha annunciato che entro la fine di settembre i propri clienti potranno fare ordini semplicemente a voce, attraverso la piattaforma del motore di ricerca Google. I clienti di Wal-Mart, spiegano le due società, potranno comprare centinaia di migliaia di prodotti attraverso Google Express e, dall’inizio dell’anno prossimo, l’assortimento sarà ancora più ricco e comprenderà anche generi alimentari.
5) Iren continuerà a crescere per linee esterne. A dirlo in un’intervista è stato l’ad della multiutility italiana, Massimo Bianco. Iren mira a continuare a crescere attraverso acquisizioni nell’Italia settentrionale, attraverso operazioni di M&A miste contanti-scambio azionario. Il focus sarà sui segmenti waste to energy e teleriscaldamento, e l’interesse è in particolare per la centrale di Novara.
6) Nuova grande opportunità per Maire Tecnimont. L’azienda italiana figura nella lista delle società che presenteranno un’offerta per la costruzione di un impianto a gas in Brasile, progetto di Petrobras da 1 miliardo di dollari (qui tutti i dettagli). Con il rally di quest’anno, Maire è diventato un outperformer di mercato e di settore a 1 anno, 3 anni e 5 anni. Il titolo è in calo strutturale dal 2008, ovvero da quando è stato segnato il massimo storico a 12 euro. Da oltre tre anni, però, è in corso una progressiva fase di recupero che ha riequilibrato il quadro di breve-medio periodo (qui la nostra analisi tecnica).
7) Banca Carige ha convocato l’assemblea dei soci per il prossimo 28 settembre 2017, in sede ordinaria e straordinaria. In sede straordinaria l’assemblea dovrà dare il via libera all’aumento il capitale già annunciato, con l’emissione di nuove azioni ordinarie prive del valore nominale per 560 milioni, di cui una eventuale tranche di importo massimo di 60 milioni riservata ai destinatari di una possibile operazione di liability management. La società capitalizza 194 milioni di euro e l’operazione avrà un forte effetto diluitivo. Da inizio anno il titolo è in forte calo: -27% (per i dettagli clicca qui).
8) Giudizio positivo per Dada. Banca IMI ha promosso il giudizio a Buy da Hold, portando il target price a 4,80 euro da 4,40 euro. La promozione arriva dopo che la società ha annunciato i risultati del primo semestre 2017, che hanno visto i migliori risultati a livello di margini degli ultimi sette anni. Il titolo è stato uno dei migliori della scorsa settimana con un progresso del 18%, mentre lunedì ha toccato nuovi massimi da maggio nel trading intraday (per la nostra analisi tecnica clicca qui).
9) Starebbe per risolversi il nodo Popolare di Vicenza per Cattolica Assicurazioni. L’istituto veneto, in procinto di essere messo in risoluzione, detiene il 9% di Cattolica, la cui cessione potrebbe essere decisa in tempi rapidi ed avvenire sul mercato tramite un collocamento accelerato (qui tutti i dettagli).
10) Il futuro è anche in oriente per Geox. Il presidente e fondatore Mario Moretti Polegato ha affermato come il gruppo abbia raggiunto risultati soddisfacenti nei primi sei mesi dell’anno grazie al canale multimarca, la cui crescita è stimata all’8% e all’online (+30% nel primo semestre 2017). Geox starebbe rafforzando le proprie strutture manageriali per velocizzare la crescita in mercati attualmente poco penetrati come la Cina e il Giappone e nel segmento delle calzature femminili (qui tutti i dettagli).