Enel e Telecom, ancora lontano l’accordo sulla fibra ottica. E Mediaset vuole tre miliardi da Vivendi

L'ad Starace dichiara al meeting di Cernobbio: "Non parlo della rete Telecom”. Il Biscione si prepara a chiedere un maxi risarcimento alla società francese per l'acquisto delle azioni Mediaset. Su Websim le dieci notizie finanziarie della settimana

1) Nessuna intesa all’orizzonte tra Telecom Italia ed Enel sulla fibra ottica. A smentire l’ipotesi di un accordo tra i due ex monopolisti è stato il numero uno di Enel, Francesco Starace, durante il meeting di Cernobbio. “Non ci interessa parlare della rete Telecom, è fuori luogo”. Starace ha anche ribadito piena fiducia a Tommaso Pompei, numero uno di Open Fiber.

2) Mediaset non ha alcuna volontà di seppellire l’ascia di guerra e anzi chiede un maxi indennizzo ai francesi di Vivendi. Il gruppo del Biscione e Fininvest hanno avviato una nuova causa contro Vivendi in relazione all’acquisto da parte di quest’ultima di azioni Mediaset Nell’atto di citazione è contenuta una richiesta di risarcimento di 2 miliardi di euro per Mediaset e di 1 miliardo per Fininvest, oltre alla richiesta che Vivendi ceda le sue azioni Mediaset e che fino al momento della vendita a Vivendi siano tolti i diritti di voto sulle azioni stesse.

3) Il Bitcoin continua a macinare record. La criptovaluta digitale creata dal fantomatico Satoshi Nakamoto nel 2009. A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale: la sua caratteristica peculiare è l’utilizzo di un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni, e sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali, come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione della proprietà dei bitcoin. Da inizio anno il guadagno supera il 350% e il prezzo di un bitcoin è arrivato a superare i 4600 dollari la scorsa settimana, portando il controvalore totale in circolazione oltre i 50 miliardi di dollari (clicca qui per la nostra analisi tecnica del Bitcoin).

4) Il primo produttore americano di auto, General Motors, sta facendo i conti con i dati sulle vendite di agosto, che probabilmente saranno deboli anche a causa della chiusura per alcuni giorni di molte concessionarie del Texas per l’uragano Harvey. Ma proprio gli effetti dell’uragano spingono gli investitori a comprare il titolo, sulla previsione che al ritorno della normalità ci sarà un incremento delle vendite di veicoli nelle regioni devastate, dove molte auto sono state danneggiate irrimediabilmente. Il Texas da solo vale circa il 9% del mercato Usa dell’auto ed è il primo Stato per la vendita di Suv e pick-up.

5) Semestre da incorniciare per Brunello Cucinelli. La società ha chiuso il primo semestre 2017 con Ebitda pari 41,6 milioni, in aumento del 13,1% su base omogenea, con un miglioramento della marginalità dal 16,7% al 17% dei ricavi. L’utile netto è salito a 19,9 milioni, +10,6% rispetto al netto normalizzato del primo semestre 2016, con un’incidenza stabile all’8,1%. Alla luce delle vendite delle collezioni invernali “immaginiamo un 2017 con una crescita a due cifre sia nel fatturato che nei profitti”, ha detto il presidente e a.d. Brunello Cucinelli, che si aspetta anche il prossimo anno “una bella crescita a due cifre”.

6) Giglio Group va alla conquista dell’Indonesia. La società italiana di e-commerce 4.0 ha siglato un accordo con il gruppo indonesiano PT Media Nusantara Citra Tbk. Si tratta del principale fornitore di servizi pay tv in Indonesia, e l’intesa con Giglio riguarda la co-produzione di una serie di contenuti televisivi di carattere “Fashion&Style” destinati ai principali canali televisivi indonesiani (qui tutti i dettagli). Nel giorno dell’annuncio la notizia ha consentito al titolo di tenere nonostante una flessione del mercato, confermando il buon trend (qui la nostra analisi tecnica).

7) A pochi giorni di distanza dalla pubblicazione dei risultati semestrali di Banca IFIS, l’amministratore delegato Giovanni Bossi ha dichiarato che l’utile netto “rettificato” della banca potrebbe raddoppiare. Il management sta lavorando a un nuovo piano industriale che terrà conto delle opportunità legate alle cessioni di asset delle società del settore (per tutti i dettagli clicca qui).

8) Energica Motor, società modenese di produttrice di moto elettriche ad alte prestazioni, ottiene un altro riconoscimento della sua tecnologia. Dopo il deposito di diversi brevetti e il rilascio del brevetto italiano numero 1426696 relativo alla Vehicle Control Unit (VCU), Energica Motor ha ottenuto anche il rilascio del brevetto italiano ed europeo, (nr. 14798960.2), relativo alla Supply Unit. Si tratta di un componente tecnico fondamentale, che contiene nella sua interezza le batterie ricaricabili (qui tutti i dettagli).

9) Lo sbarco in Norvegia di Falck Renewables è completato. La società ha comunicato di aver perfezionato l’acquisizione di una partecipazione di maggioranza, pari all’80%, in Vestavind Kraft AS, che detiene due progetti eolici approvati in Norvegia – a Hennøy e Okla – per una capacità complessiva di circa 70 megawatt. Solo pochi giorni prima Falck Ren. aveva sottoscritto un altro importante accordo nell’area scandinava, uno dei mercati più maturi per le energie rinnovabili (qui tutti i dettagli).

10) Brutte notizie per Safilo. In occasione della prossima revisione trimestrale degli indici Ftse Italia, la società uscirà dal Ftse Mid Cap per entrare nel Ftse Small Cap. È quanto ha deciso la società di gestione degli indici, che non ha invece apportato cambiamenti né al paniere delle blue chip Ftse Mib né a quello delle mid e small cap più liquide Star (per i dettagli clicca qui). Nel frattempo il titolo del produttore di occhiali non sembra trovare fondo e continua a segnare nuovi minimi di periodo che non si vedevano dagli più difficili della crisi (qui la nostra analisi tecnica del titolo).

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