Tutti i rischi (e i vantaggi) di investire nei Paesi emergenti

I dati previsionali positivi sulla crescita dei Paesi emergenti vanno letti considerando anche i rischi: di cambio, inflazionistici e politici. L’elenco dei fondi più e meno performanti

RONALDO SCHEMIDT / AFP

Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale la crescita economica nei Paesi emergenti non è destinata ad arrestarsi. La salita del Pil sarà vicina al 5% per i prossimi anni, mentre, nello stesso periodo, l’economia italiana salirà di circa l’1%. Sulla base di queste previsioni, i Paesi emergenti stimolano molto l’interesse degli investitori. Tra i punti di forza da considerare di tali economie ci sono la demografia favorevole e consumi in aumento e i bassi livelli di indebitamento. Ma vanno considerati anche i punti di debolezza, identificabili nel rischio valutario, in quello di un aumento dell’inflazione che eroda i rendimenti e nei rischi politici.

Come per ogni categoria di investimento, i fondi comuni possono essere valutati in base ai costi e ai rendimenti. Risparmiamocelo.it ha identificato i migliori e i peggiori, utilizzando la piattaforma Angel Costi.

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Un’inflazione a doppia cifra è un problema che si può verificare facilmente nelle economie emergenti. Se fuori controllo, l’inflazione può ulteriormente svalutare le valute, danneggiare i margini di profitto aziendale e, nei casi peggiori, condurre alla recessione. Venezuela docet

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