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8 Gennaio 2018

Come smettere di alimentare i pensieri negativi e vivere più felici

Ana Fata

Per coltivare emozioni e pensieri positivi occorre uno sforzo e un impegno notevoli: ci vogliono volontà ma soprattutto strategie. Qui ce ne sono alcune

La mente è fatta per pensare. La mente produce di continuo pensieri. Si calcola che i pensieri prodotti nell’arco di una giornata siano circa 60.000. La mente in se stessa non è un problema per il nostro benessere psicofisico, potrebbe diventarlo nella misura in cui la lasciamo vagare liberamente finendo molto spesso con l’alimentare pensieri ed emozioni per lo più negative.

I pensieri e le emozioni positive, infatti, tendono ad essere alimentati in modo più spontaneo perché l’istinto atavico di sopravvivenza ci ha lasciato dei retaggi tali per cui una parte di noi è costantemente in allarme al fine di identificare possibili minacce per la nostra vita. Per coltivare emozioni e pensieri positivi, invece, occorre uno sforzo e un impegno maggiori, almeno inizialmente. In questo processo non si tratta di ignorare pensieri ed emozioni negative o non attribuire loro una reale importanza e utilità, ma saper discriminare cosa è bene coltivare interiormente e cosa, forse, è meglio lasciare andare.

Spesso ci complichiamo la vita immaginando catastrofi future che non hanno alcuna ragione d’essere. A volte distruggiamo la nostra autostima a partire da un piccolissimo insuccesso. In alternativa possiamo scegliere di evitare di alimentare questa ruminazione negativa e coltivare pensieri, emozioni, e di riflesso anche azioni più costruttive, creative, positive per noi e per chi ci sta intorno.

Secondo lo psicologo Guy Winch è possibile utilizzare 5 strategie pratiche per ridurre la nostra tendenza a rimuginare negativamente:

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