Quasi 10 milioni di euro in beneficenza nel solo 2017. Oltre 900 progetti relizzati da enti non profit per opere di carattere sociale e culturale, sia a livello nazionale che internazionale. È quanto realizzato nell’anno passato dal Fondo di Beneficenza del presidente di Intesa SanPaolo Gian Maria Gros-Pietro. Risorse impiegate per aiutare l’occupazione, sostenere le persone colpite da disabilità, assistere i malati e prevenire le malattie contrastare povertà sanitaria e disagio abitativo, fino a combattere la dispersione scolastica e favorire l’inclusione sociale.
Il “Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale” è previsto dallo Statuto di Intesa Sanpaolo S.p.A: consente di destinare una quota degli utili della banca in opere di beneficenza sostenendo progetti promossi da associazioni ed enti culturali, religiosi, di ricerca e a carattere sociale e ambientale, in coerenza con gli obiettivi del Codice Etico del Gruppo.
Le erogazioni prevedono il sostegno di progetti e iniziative di impatto locale, le cosiddette liberalità territoriali (fino a un importo massimo di euro 5.000), e l’attenzione per opere di rilievo più ampio, cioè le liberalità centrali (fino a un massimo di euro 500.000). Nello scorso anno oltre 600.000 euro sono stati destinati alle popolazioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto: sono servite a garantire agli studenti la normale frequenza scolastica, e facilitare la fruizione, anche a distanza, dei corsi universitari, fornendo supporto psicologico alle famiglie e avviare attività di aggregazione.
Non solo. Oltre 2,2 milioni di euro sono stati destinati per l’inclusione sociale ed economica dei migranti e degli immigrati presenti nel nostro Paese, favorendo l’integrazione nelle scuole, lo studio dell’italiano e la formazione professionale, con particolare attenzione ai minori non accompagnati.
Il Presidente Gian Maria Gros-Pietro sottolinea che: “L’obiettivo del Fondo è sostenere la crescita delle progettualità, andando oltre la sola donazione monetaria e puntando al “capacity building”, che può cominciare già in fase di progettazione e continuare fino al momento della rendicontazione finale. Siamo esigenti ma proattivi e ci impegniamo per aiutare le organizzazioni richiedenti a dare forma ai progetti in modo che siano valutabili in funzione del loro impatto sociale. Selezioniamo i progetti, e gli enti, più meritevoli in modo trasparente e con regole chiaramente delineate perché ci sentiamo responsabili dei fondi assegnateci e vogliamo investirli nella maniera più efficiente possibile”.
Tra le iniziative rilevanti si segnalano:
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YOUTH FILES: Formazione, Inserimento Lavorativo, Educazione e Socializzazione dei giovani realizzato a Torino e a Catania dalla Fondazione “Piazza dei Mestieri Marco Andreoni” per offrire formazione professionale e accompagnamento per l’inserimento nel mondo del lavoro a giovani tra i 14 e i 18 anni che vivono una situazione economico-sociale difficile;
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Proud of you pilot a cura dell’associazione “Next Level”, che lavora con alunni, insegnanti e genitori per ridurre la precoce dispersione scolastica nel quartiere di Scampia a Napoli, attraverso una didattica innovativa e l’incremento delle opportunità culturali per i ragazzi e le loro famiglie;
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Progetto di autostima al femminile della Fondazione “Donna a Milano Onlus” e Sostegno per le vittime di violenza della Fondazione “Doppia Difesa Onlus”, entrambi volti a supportare le donne che hanno subito violenza.
In ambito internazionale il Fondo ha dato continuità ai progetti pluriennali sostenuti in Africa, in Asia e nei paesi dell’Est Europa, orientati allo sviluppo locale, al miglioramento delle condizioni di salute dei soggetti più fragili e alla difesa dei diritti delle donne. Altre iniziative sono state sostenute a favore della formazione professionale in Egitto e dell’occupazione nel settore turistico in Albania.
Tra i progetti sviluppati in ambito internazionale si sono distinti:
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Accesso all’istruzione primaria per le bambine e i bambini rifugiati in Libano realizzato dall’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, per consentire alle bambine e ai bambini siriani rifugiati in Libano di frequentare le scuole pubbliche;
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Empowering Women Smallholder Farmers 2017/2018, a cura del World Food Programme Italia, che vuole contribuire a combattere la povertà in Niger, con particolare attenzione alle donne che vivono nelle zone rurali;
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Scuole fantasma in Pakistan, Punjab: combattere l’esclusione scolastica nelle scuole governative, realizzato da “The Citizens Foundation”, con l’obiettivo di promuovere il diritto a un’educazione primaria di qualità per le bambine pakistane che subiscono discriminazioni nell’accesso alla scuola.