Il life hacking non serve a niente se non lo si mette in pratica

Trucchi, idee e consigli per migliorare la propria vita restano lettera morte se, prima di tutto, non c’è un impulso interiore a migliorare la propria esistenza

Cercare e dare motivazione è un processo bellissimo che arricchisce sia chi offre un consiglio sia chi lo riceve e lo mette in pratica. Il cosiddetto “Life Hacking” è ormai un vero e proprio genere letterario, le nostre vite sono sempre più complesse, incasinate, piene di impegni e di conti da far quadrare, vogliamo fare cose che ci piacciono, farle meglio, recuperare tempo per la famiglia e magari coltivare un hobby. Oppure vogliamocambiare lavoro, aumentare la nostra creatività, gestire le persone indesiderate e circondarci di positività.

Fare tutto questo per alcuni è semplice, magari fa parte del loro carattere e hanno una naturale predisposizione, ma per altri può essere complesso, ecco perché ogni tanto un consiglio, se non addirittura un libro sull’argomento possono aiutarci.

La vita è un’enorme palestra, per affrontarla al massimo ogni tanto può far bene il consiglio di un esperto. Tuttavia, proprio come la palestra, se ti limiti a fare l’abbonamento e poi non ci vai mai poi non puoi lamentarti se non ti si vedono gli addominali.

Il Life Hacking porta con sé infatti un inganno che è insito nella natura dell’uomo: quello secondo cui comprare un libro sia un po’ come leggerlo e che leggere sia come mettere in pratica. È un po’ come mangiare insalata un giorno e pensare di essere a dieta. Per quanto una persona possa leggere decine di articoli sulla creatività, sull’organizzazione e su come tenere in ordine la casa poi è tutto inutile se non c’è una pratica.

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