Un’amica riceve affranta quanto segue dalla messaggistica automatica di Trenitalia.
Seguono delle istruzioni per come non rivolgersi alla clientela.
“Gentile Cliente,
a causa del persistere dell’emergenza meteo, per la giornata di mercoledì 28 febbraio, il treno per il viaggio che hai acquistato è cancellato.
Ti ricordiamo che, in caso di rinuncia, potrai richiedere il rimborso integrale del titolo di viaggio secondo le consuete procedure. Clicca qui per maggiori informazioni.
Se invece hai l’esigenza di partire comunque puoi recarti in stazione e rivolgerti al personale di Assistenza che ti proporrà la migliore soluzione di viaggio alternativa.
Ci scusiamo per il disservizio, per maggiori informazioni e aggiornamenti consulta trenitalia.com”.
Il Team CartaFreccia
Ora rivediamo il tutto in stile Writing Dynamics™, il corso di business writing il cui scopo è rendere la scrittura più efficace e comprensibile.
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A causa del persistere dell’emergenza meteo: causa meteo, il resto è superfluo tanto i treni erano bloccati dall’inizio delle nevicate. Non è il persistere dell’emergenza che ha causato la cancellazione.
Evitare prese in giro ci farà fare una figura migliore. -
La giornata di mercoledì 28 febbraio: che necessità c’è di scrivere la giornata di? Mercoledì è un giorno della settimana, fatto abbastanza noto a tutti. È come dire tre di numero oppure di colore rosso.
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Il treno per il viaggio che hai acquistato è cancellato: il tuo treno è stato cancellato. Meno parole, concetto più immediato. Siamo abituali a voli cancellati, quindi l’assonanza è immediata.
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Ti ricordiamo che: inutile scrivere che mi scrivete per ricordarmi qualcosa. Verbo intenzionale privo di qualunque funzione. Ti scrivo per informarti e forme simili: inutili.
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In caso di rinuncia: a che cosa? Effetto suspense che scioglierò solo alla fine della lettura. Stile che si addice di più al genere giallo che alla scrittura lavorativa.
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Potrai richiedere: grazie dell’invito, ma qui una bella e moderna call to action ci starebbe bene e io mi sentirei tutelata, una volta tanto.
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Del titolo di viaggio: sarebbe quello che a casa mia chiamiamo biglietto? Per capire titolo di viaggio devo avere una laurea in giurisprudenza e farne uso. In effetti è noto che il 100% dei viaggiatori italiani siano dei legali in attività, ma in incognito!
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Consuete procedure: consuete per chi?! Ah, giusto. Sono un legale e lavoro anche per Trenitalia! E poi se scrivete consuete mi state forse dicendo che cose così succedono spesso?
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Se invece hai l’esigenza di partire comunque: cioè se proprio insisto con questa idea balzana di tornare a casa o di muovermi per lavoro…se volete darmi della “tipa originale” almeno fatelo con meno parole.
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Puoi recarti: grazie del permesso! Andare anziché recarmi, no? E poi oggi con tutta questa tecnologia io devo andare a cercare il personale, che sarà oberato, fare la fila, per poi vedere che l’Assistente smanetta su un portale. Non posso farlo direttamente io? Lasciatemi almeno l’opzione.
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E rivolgerti: ma posso anche parlare con loro?
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Per maggiori informazioni e aggiornamenti consulta trenitalia.com: anche no grazie, me lo risparmio. E comunque, maggiori informazioni e aggiornamenti su che cosa? Non c’è neppure notizia della cancellazione del mio treno…
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Ci scusiamo: ora, visto che fino a qui mi avete dato del tu e mi va benissimo, continuate così. Specie per le scuse, mi sembreranno più vere. Sono un cliente, e come mi ricordano oramai tutti i siti, non un robot!
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Il disservizio: disservizio a me non dice nulla, io ho subito danni e disagi.
Testo finale
Gentile Cliente,
causa meteo mercoledì 28 febbraio il tuo treno è cancellato.
Richiedi il rimborso integrale del biglietto. Qui le istruzioni.
Se invece devi partire comunque, vai in stazione, parla con il personale di Assistenza per trovare una soluzione alternativa o digita qui.
Scusaci molto per i disagi, ci dispiace davvero
Team CartaFreccia
Qualcuno può girarlo all’AD di Trenitalia per favore?