Supponiamo un invito improvviso. Un rossetto distratto. Un bacio confuso. Magari una notte di luna nuova. E il resto accade sotto le lenzuola. Due corpi, una carezza, un respiro che si rompe. “Colano stelle e distese più o meno infinite di cielo sopra due avidi amanti”. Tutto molto romantico. E poi, all’improvviso, l’ansia riempie la stanza. C’è imbarazzo. Lui si sposta, come a voler scomparire; non si può essere abbracciati da braccia conserte. L’attimo magico è perso, it’s gone, andato. E tutto quell’amore resta paralizzato su un letto silenzioso. Un momento di intimità mozzato, rotto da qualcosa che non può essere una colpa. Ma spesso è così che ci si sente, quando certe cose non vanno. Soprattutto per un uomo, quando non riesce a rimanere prestante durante un rapporto sessuale, la vergogna lo paralizza.
E, se il problema si ripete nel corso del tempo, la perdita di autostima è una conseguenza inevitabile. Anzi, in molti casi si arriva a soffrire di vera e propria depressione. L’eiaculazione precoce è un problema molto diffuso in Italia. Questa disfunzione riguarda infatti un uomo su cinque in età compresa tra i 18 e i 70 anni. Eppure, come riporta Pagine Mediche, solo il 10 per cento degli uomini che soffrono di eiaculazione precoce ne discute con il proprio medico, come rivelano i dati resi noti dalla SIA – Società Italiana di Andrologia -, dalla SIAMS – Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale e della SIU – Società Italiana di Urologia.
Un momento di intimità mozzato, rotto da qualcosa che non può essere una colpa. Ma spesso è così che ci si sente, quando certe cose non vanno. Soprattutto per un uomo, quando non riesce a rimanere prestante durante un rapporto sessuale, la vergogna lo paralizza.
Ma non è tutto: siamo abituati ad associare il problema dell’eiaculazione precoce agli uomini, ma anche le partner di uomini colpiti da questa disfunzione, di conseguenza, provano rabbia e perdita di interesse verso la vita sessuale. Lo dimostra il fatto che solo nel 38 per cento dei casi le donne si definiscono appagate. «L’impatto dell’eiaculazione precoce sulla donna è estremamente negativo – afferma la professoressa Alessandra Graziottin, direttrice del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’H. San Raffaele Resnati di Milano – e può portare al logoramento della relazione, se si pensa che il 52 per cento delle donne con problemi sessuali hanno un partner con eiaculazione precoce, rispetto al 24 per cento di chi ha una relazione con uomini con eiaculazione normale. Il motivo più comune di disagio per le donne – continua la professoressa Graziottin – è la mancanza di attenzione da parte dell’uomo, che si concentra sulla propria prestazione, senza pensare alle esigenze della partner».
Tuttavia, è un problema che nella maggior parte dei casi rimane tra le lenzuola, a differenza della disfunzione erettile. Nel primo caso, spesso rimane soppresso da sensi di colpa e vergogna. Nel secondo, invece, si prova meno imbarazzo e più facilmente si parla con un andrologo per avere la ricetta della mitica pillola blu. Viagra che, tra l’altro, ha compiuto nel 2018 ben 20 anni. Infatti, il 27 marzo 1998 inizia ad essere commercializzato e fino ad oggi, in Italia, sono state vendute oltre 86 milioni di pillole – anche se oggi sembra proprio che il primato assoluto del Viagra sia ormai messo in discussione dai biofilm, ultima innovazione in questo campo, che si mettono direttamente sotto la lingua.
Viagra che, tra l’altro, ha compiuto nel 2018 ben 20 anni. Infatti, il 27 marzo 1998 inizia ad essere commercializzato e fino ad oggi, in Italia, sono state vendute oltre 86 milioni di pillole
A favorirne buona stampa sono stati i testimonial internazionali, da Pelé al candidato alle presidenziali Usa del 1996 Bob Dole. Hanno ammesso di averlo provato anche attori (pensiamo a Michael Caine), calciatori (l’ex portiere della nazionale Stefano Tacconi), scrittori (Luciano De Crescenzo). Il riconoscimento della disfunzione erettile come “condizione medica modificabile” ha segnato un punto di svolta, dopo il quale non è stato più possibile attribuire certi disturbi all’invecchiamento fisiologico, rassegnandosi a sopportarli. Tutt’altra faccenda per l’eiaculazione precoce. Si tende a sopportare, a rimanere in silenzio. Se un rapporto sessuale cosiddetto ‘normale’ prevede una durata media di 6 minuti, un’eiaculazione si definisce ‘precoce’ quando è al di sotto dei 2 minuti (definita lieve) o sotto il minuto (definita grave). «È importante sottolineare – dichiara il professor Vincenzo Mirone, ordinario di Urologia presso l’Università Federico II di Napoli – che il paziente sia valutato tempestivamente da un medico specialista (urologo o andrologo), per individuare la corretta soluzione, considerando, poi, che oggi l’arsenale terapeutico per l’eiaculazione precoce si è arricchito di un farmaco topico specifico in grado di risolvere questo problema».
Infatti, le cose potrebbero iniziare a cambiare con l’ultima novità in campo farmaceutico: come riporta il canale Salute e Benessere di Ansa dal 21 marzo è disponibile in farmacia un farmaco spray – un anestetico – contro questa disfunzione, a base di lidocaina e prilocaina. Si chiama Fortacin e la dose raccomandata è di tre spruzzi; l’effetto inizia ad essere riscontrabile dopo alcuni minuti, per una durata di circa venti minuti. Ogni spray costa 39,40 euro e si dispone di 12 dosi. Senza dubbio, un farmaco simile (precoce, maneggevole, efficace e sicuro) è un grande aiuto per le coppie, perché il benessere di una coppia è fortemente influenzato dal benessere a livello sessuale.
Senza dubbio, un farmaco simile (precoce, maneggevole, efficace e sicuro) è un grande aiuto per le coppie, perché il benessere di una coppia è fortemente influenzato dal benessere a livello sessuale
Ma ricordiamoci che stiamo pur sempre parlando di un farmaco ed è bene, quindi, parlarne con il proprio medico. «Altrettanto pericoloso – aggiunge il professor Mirone – è il canale web utilizzato per acquistare rimedi non specifici, il più delle volte contraffatti e, quindi, potenzialmente dannosi. In questo caso, invece, ci troviamo di fronte a un farmaco specifico per l’eiaculazione precoce, che deve essere prescritto da un medico e acquistato in farmacia». Abbiamo parlato di questi aspetti con il dottor Alberto Caputo, andrologo.
Quanti dei suoi pazienti richiede il Viagra (e simili)?
Oggi si tende a prescrivere medicinali in biofilm. Il problema è quando vi è un abuso, inoltre c’è un uso troppo ludico di questo farmaco.
Si sente sempre più spesso che questi farmaci vengono richiesti soprattutto da omosessuali. Verità o ignoranza?
Lo usa chi ne ha bisogno, indipendentemente dalle tendenze sessuali; il Viagra viene usato sia da etero che da omosessuali. In Italia possiamo dire che non c’è una netta distinzione. Caso differente, invece, in altre città europee come ad esempio Londra, dove il sesso è più promiscuo. Diciamo che esiste una vera e propria sottopopolazione gay londinese che abusa di questo medicinale. Ma il fenomeno in Italia è estremamente limitato.
E per quanto riguarda i giovanissimi?
Nei giovani il problema di disfunzione erettile è pressoché nullo. I giovani, piuttosto, cercano di aumentare le loro prestazioni, anche illegalmente, violando la legge.
In che modo?
Se si cerca di comprare un farmaco da piattaforme non autorizzate, io che lo acquisto commetto un reato. Non esistono farmacie online che possono prescrivere farmaci non da banco, ma soprattutto non possono venderli. Questo fenomeno online è sottovalutato, ma fortemente problematico. Se il farmaco viene fermato in dogana, chi lo ha acquistato è penalmente perseguibile. I giovani spesso non lo sanno e sono più portati a fare questa cosa, bypassando i canali legali. Come il sito Farmitaliana. È illegale. Un altro problema è l’acquisto in farmacia senza ricetta, è un caso (purtroppo) molto frequente.
Coloro che fanno uso di questo tipo di farmaci riferiscono una vita sessuale più felice?
Senza dubbio la qualità della vita sessuale cambia drasticamente e in modo positivo. Ma l’utilizzo del Viagra – e simili – non risolvono il problema del desiderio. Purtroppo sul desiderio si sono fatti pochissimi studi scientifici: saranno forse 50, contro i 2000 del Viagra.
Quindi?
Mi spiego: io posso anche regalarmi una moto da corsa, ma se non ho voglia di salirci la lascio in garage.
Dunque alla fine il problema rimane.
Non ci sono dei prodotti specifici farmacologici per il desiderio, sia maschile sia femminile. In alcuni casi si utilizza il testosterone, che dovrebbe teoricamente aumentare la libido in alcuni uomini. Ma non è particolarmente efficace. Spesso si ricorre anche all’utilizzo di integratori; sono dei “tonici” energizzanti, ma non eccitanti. Tuttavia, vi sono sostanze che, ad alti dosaggi, possono aiutare, come la L-Arginina, un amminoacido coinvolto nel processo di erezione. Sono comunque sostanze che aiutano, ma non la provocano. Un altro esempio, più fortunato, è il ginseng rosso coreano: preso ad alto dosaggio, e per alcuni mesi, sembra funzionare bene. Torniamo sempre allo stesso punto: fanno sentire bene, non più eccitati.
Quali sono, secondo Lei, altre soluzioni possibili?
Un orizzonte può essere l’uso dei derivati dei cannabinoidi, che aumentano la sensibilità. I derivati del THC, sotto forma di olio, possono essere una soluzione interessante.
Anche per quanto riguarda l’eiaculazione precoce il problema si può ricondurre a fattori psicologici?
Soprattutto in questo caso. Questa disfunzione si divide un due “classi”: vi è quella primaria, più grave e problematica, ma non è così diffusa; molto più frequenti sono le eiaculazioni secondarie, che spesso sono gestibili psicologicamente. La primaria può essere addirittura ante portam, cioè ancora prima che si arrivi alla penetrazione. La secondaria ha una causa spesso psicologica, determinata anche magari dall’uso di un altro farmaco.
Cosa ne pensa di questo nuovo spray, il Fortacin? Funziona?
È ancora troppo presto per fare delle valutazioni. Essendo un farmaco appena uscito sul mercato, non è ancora possibile fare previsioni a lungo termine. Potrebbe avere successo per le eiaculazioni precoci secondarie, ma difficilmente per le primarie. Ovviamente è un farmaco che è stato approvato, quindi ora è sul mercato (con la dovuta prescrizione medica). Ma bisogna capire come si evolverà la situazione nel tempo. Il rischio è che venga interpretato con un farmaco ludico, come il Viagra e simili, dunque non come una cura.