Le donne si colpiscono in tanti modi. Anche i più subdoli. Conosciamo bene il film, molto frequente, del padre che, al momento della separazione, si scopre nullatenente e in questo modo riesce a dribblare l’obbligo di passare l’assegno alla moglie ed ai figli. È una prassi molto consolidata e favorita anche dall’altissima evasione fiscale che consente in Italia a tante persone di risultare “povere” per il fisco. E dunque, nell’impossibilità, al momento della separazione, di fare il proprio dovere rispetto alla ormai ex famiglia.
Ma non è tutto. Adesso scopriamo che per gli assegni ai figli sono esentati, comunque, i genitori non sposati. Innanzitutto i padri. Un meccanismo assurdo e perfino diabolico. In Italia, lo sappiamo bene, la classica istituzione familiare è in crisi da tempo, come dimostra per esempio il crollo dei matrimoni, civili e religiosi, e l’abbassamento preoccupante della curva della natalità. Si preferisce la convivenza, nelle diverse forme: una soluzione che comporta, in ogni caso, un abbassamento dei propri doveri di genitori. Specie se poi quella convivenza si rompe. Siamo arrivati così a circa 1 milione di coppie di fatto: tutte potenzialmente esenti dall’obbligo di versare assegni ai figli in caso di separazione.
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