Le buche a Roma si possono riparare solo con i soldi dei privati

Il conto è di almeno 8 miliardi, il comune non li avrà mai. Denaro che invece può arrivare da grandi aziende pubbliche, ricchi cittadini e crowdfunding

SPENCER PLATT / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / AFP

Non passa giorno senza che il bollettino di Roma città-groviera si aggiorni. Secondo il Comune le buche sarebbero non meno di 50mila, e stando al Rapporto dell’Ispra dall’inizio dell’anno se ne sono aperte altre 44, una ogni due giorni. Con 250mila romani che vivono in zone a rischio alluvione, in una superficie pari a oltre mille ettari della capitale, e si muovono su una rete stradale di 5.500 chilometri.

A fronte di questa situazione, che risale ad anni di incuria, di zero manutenzione e di corruzione negli appalti per il manto stradale, ci sono i soldi da investire per rimettere a posto almeno le aree più danneggiate. Non meno di 8 miliardi di euro. Se vogliamo essere onesti con noi stessi e con tutti i cittadini: nessun sindaco di Roma, da solo, è in grado di affrontare un’emergenza così grave. Dunque, diventa solo demagogia prendersela con in sindaco di turno, in questo caso Virginia Raggi. Questi soldi non ci sono e non si saranno mai.

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