Istruzioni per sollevare un coniglio senza far arrabbiare gli animalisti

Per le orecchie, va subito detto, non si fa. Ma nemmeno per la coda, per le zampe o per il muso. Per chi non è avvezzo alla vita di campagna, ecco un utile prontuario

Per le orecchie, mai. Ma nemmeno per le zampe, il collo e (è ovvio) il muso. Prendere in braccio un coniglio (almeno se non si ha intenzione di cucinarlo di lì a qualche minuto) richiede un minimo di delicatezza, e questo dovrebbero ricordarlo anche i pubblicitari.

In ogni caso, per chi non fosse avvezzo alla compagnia di questi simpatici animaletti ecco un utile prontuario per trattare bene i conigli, e sollevarli come si deve (spoiler: non per le orecchie).

1) Prima di tutto, occorre accarezzarlo con dolcezza. Il coniglio deve rilassarsi e fidarsi della persona che gli è vicina. Se si sente minacciato potrebbe cercare di saltare: e non deve succedere, perché rischia di farsi male se l’altezza è eccessiva (spoiler: non è un gatto).

2) Dopodiché, quando è abbastanza tranquillo, si può provare a sollevarlo un poco, prendendolo per il petto e abituandolo a staccare le zampe anteriori dal terreno. Ogni volta che lo si fa, gli si può anche dare un piccolo premio, in modo da rendere tollerabile la pratica (spoiler: se c’è qualcosa da mangiare, imparano prima).

3) A quel punto si può agire il coniglio va preso per la collottola: ma non solo per quella. Il movimento va accompagnato da un’altra presa, sul dorso dell’animale. Il piccolo amico è sollevato e può girare, senza paura e senza sentirsi tirate le orecchie.