Se fino a qualche anno fa parlare di economia sostenibile era qualcosa di relegato a ideologie utopistiche oppure a operazioni di marketing volte a rinverdire l’appeal di questa o quella azienda, oggi l’attenzione alle tematiche ambientali si è fatta sempre più diffusa. Questo perché da più fronti sono emersi non solo i vantaggi a lungo termine per il nostro pianeta ma anche un’effettiva possibilità di crescita economica. In seguito a questo trend, le aziende private, gli investitori ma anche le istituzioni politiche si stanno attivando per rendere sempre più concreta la possibilità di trasformare l’impegno ecologico in un profitto anche finanziario.
Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), per mantenere la temperatura globale sotto i 2 gradi centigradi (uno degli obiettivi principali degli accordi di Parigi) serviranno 53 trilioni di dollari entro il 2035. Per centrare l’obiettivo è necessario lo sforzo coordinato di più paesi e soprattutto strumenti comuni e condivisi che facilitino la raccolta delle risorse necessarie, con vantaggi reciproci e diffusi. In questo quadro emerge con chiarezza che ad avere un ruolo sempre più fondamentale nella sensibilizzazione alle politiche ambientali è proprio l’Unione Europea e dunque l’impegno delle istituzioni europee si sta in questo ultimo periodo focalizzando proprio su questo.
Lo scorso 8 marzo la Commissione Europea ha lanciato infatti un nuovo piano per un’energia più verde e pulita: “Per raggiungere gli obiettivi di Parigi nel 2030 servono 180 miliardi di euro in investimenti aggiuntivi”, si legge nel documento ufficiale. “Per questo la Commissione ha stabilito una roadmap per implementare il suo ruolo finanziario nel raggiungimento di un’economia efficiente per quanto riguarda gli obiettivi sociali e ambientali”. Secondo i membri della Commissione, infatti, il ritorno sarà molteplice: non solo la salvaguardia dell’ambiente, ma anche la creazione di nuovi posti di lavoro, l’utilizzo più responsabile e trasparente degli investimenti, il miglioramento delle infrastrutture sociali.
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