Ci sono molte differenze tra un adulto e un bambino nel modo in cui vedono il mondo, una delle più grandi è probabilmente il limite, la capacità a volte fin troppo razionale di analizzare una situazione e capire che non potrai farcela. Un bambino può senza dubbio avere paura, ma non si pone dei limiti; al contrario, un adulto può imparare a gestire le proprie paure, ma spesso le trasforma in un bagaglio di razionalità che lo limiterà nelle decisioni.
Superare i nostri limiti, uscire dalla famigerata “zona di comfort” è una delle classiche sfide che prima o poi dobbiamo affrontare se non vogliamo vivere una vita di rimpianti. Perché la crescita è spesso fatta di ansia, dolore, tensione e sacrificio. Poche grandi cose sono nate senza impegno, sforzo e un pizzico di incoscienza.
Ecco perché per superare i nostri limiti spesso dobbiamo tornare ad ascoltare il bambino che eravamo.
Sii senza paura
Ovviamente i bambini hanno paura, ma sono spesso paure inculcate dagli adulti o di cose irrazionali: il buio, la paura di farsi male o quella di rimanere soli. Ma se guardiamo i bambini giocare lo fanno senza alcuna cura per la loro incolumità: si arrampicano ovunque, vanno in skateboard a velocità che non credevi possibili, affrontano ogni sfida con entusiasmo, cadono, piangono, si rialzano e ripartono. Non stiamo dicendo di lanciarsi col sorriso verso un muro, ma di affrontare le sfide e le avventure in cui decidiamo di imbarcarci con lo stesso spirito di felice abbandono e non con le spalle basse per il peso dei dubbi. Come scrive Stephen King “Non si può stare attenti su uno skateboard”.
Ricorda che i no non vogliono dire niente
La storia è piena di ragazzi che se ne sono fregati dei “no” e sono andati avanti e sono diventate persone che hanno fatto qualcosa nella vita.
Continua a leggere su Centodieci