Un cocktail per stomaci forti. Si chiama Sour Toe e ha come, ingrediente principale, un “toe”, cioè un “dito del piede”. In senso letterale. Viene servito, insieme a un liquore di almeno 40 gradi, nella città di Dawson, in Canada e nonostante l’aspetto raccapricciante (un dito di essere umano conservato e servito nel bicchiere) ha una certa fama. E una storia.
Come si racconta in questo video girato da Tom Scott come episodio del suo spettacolo Youtube “Things You Might Not Know”, tutto nasce per caso. All’epoca del Proibizionismo due contrabbandieri di alcol verso l’Alaska cominciano a temere di essere seguiti dalla polizia. Nella fuga, uno dei due fratelli mette il piede dentro una pozza d’acqua, si congela e costringe il fratello a tagliargli un dito. Per conservarlo lo buttano dentro alcune botti di alcol in una casetta di legno in mezzo alla finestra.
Tempo dopo, la casetta cambia proprietario e viene acquistata dal capitano Dick Stevenson, il gestore del locale. Trova le botti, trova l’alcol, e trova anche il dito. E con un umorismo piuttosto discutibile, trova divertente mostrarlo ai suoi amici e servirlo in tavola. Da quel giorno, la tradizione continua. E anche le dita aumentano.
“Arrivano da ogni parte del mondo”. Persone che sono costrette a tagliarle, che le congelano durante spedizioni in montagna. Altre che decidono di donarle una volta passate a miglior vita. “Ci sono dita di persone ancora vive, e dita di persone già morte”, fa notare il Capitano.
Il locale invita gli avventori a provare il Sour Toe. E magari toccare, con le labbra, il dito che galleggia nell’alcol. Ma attenzione (casomai qualche pazzo lo pensasse) non a mangiarlo: sarebbe cannibalismo e in Canada è punito dalla legge con una multa di 1.600 euro.