Tratto dall’Accademia della Crusca
L’uso di “la meteo” rinvia senza dubbio all’ente radiotelevisivo della Svizzera italiana (RSI), che ha adottato il genere femminile a metà degli anni Ottanta sul modello della televisione di lingua francese: una scelta di carattere svizzero tracimata oltre i confini nazionali.
Ma, come del resto indicato negli stessi messaggi di coloro che ci hanno posto la domanda, c’è una doppia spiegazione di carattere generale: la prima, ovvia, si fonda su meteorologia di genere femminile; la seconda prende in considerazione il sintagma (bollettino/previsione) meteorologico/a: a seconda della scelta del sostantivo retrostante reggente, e con doppia operazione semplificatrice, nel primo caso avremo l’aggettivo sostantivato maschile “il meteo”, nel secondo l’altrettanto legittimo femminile “la meteo”.
Sebbene i principali dizionari italiani registrino meteo soltanto come sostantivo maschile (oltre che come aggettivo) invariabile, ambedue le scelte sono “corrette” e praticabili; decisivo per il successo dell’una o dell’altra saranno allora il prestigio e l’influsso sull’utenza dei media elettronici interessati. Al momento (27/01/2016), stando alle occorrenze di Google, il maschile sembra prevalere nettamente (4.990.000 risultati per “il meteo” contro i 596.000 per “la meteo”).