«Siamo contenti che società come Crowdfundme pensino alla quotazione. Queste realtà fanno da apripista ad altre imprese di questo mondo che possono vedere in Aim Italia come un luogo dove raccogliere capitali». Fabio Brigante, Responsabile origination mid e small cap di Borsa Italiana che non nasconde la soddisfazione, per i risultati raggiunti da Aim Italia negli ultimi anni, diventato un punto di riferimento, anche in Italia, per le piccole realtà che vogliono raccogliere capitale e iniziare un percorso verso la quotazione sul mercato principale.
Qualche numero: 114 realtà quotate, 13 settori rappresentati, 3,6 miliardi raccolti. Niente male: «Negli ultimi anni c’è stato un notevole sviluppo sul mercato dei capitali italiano – spiega Brigante – Grazie alla nascita di AIM italia più di cento aziende hanno trovato il modo di reperire capitale attraverso questo mercato». Il 2018 è stato un anno record, con 25 Ipo in soli dodici mesi: «È un risultato che sorprende In un anno estremamente volatile, dove le borse non hanno supportato le grandi aziende nella raccolta di capitale, il mondo delle Pmi è cresciuto nonostante la volatilità».
«Negli ultimi anni c’è stato un notevole sviluppo sul mercato dei capitali italiano. Grazie alla nascita di AIM italia più di cento aziende hanno trovato il modo di reperire capitale attraverso questo mercato»
Oggi quotarsi non è più una cosa da grandi: «Rispetto a tanti anni fa, aziende con pochi milioni di fatturato erano inimmaginabili sul nostro mercato. Dal 2009 non ci sono più soglie minime – spiega Brigante – e molte realtà che scelgono AIM Italia raccolgono 1,5 milioni anche solo per fare sviluppo». Pir e credito d’imposta hanno supportato ulteriormente la voglia di quotarsi degli imprenditori: «I Pir sono stati molto importanti, e oggi su AIM Italia e il programma Elite stiamo vedendo come la finanza sia in grado di supportare lo sviluppo delle piccole imprese – continua Brigante -. Nel 2017 l’incremento della liquidità che abbiamo visto sul mercato ha generato un successo enorme per questi due mercati. Se pensiamo a AIM italia, possiamo esplodere ancora di più. C’è ancora tanto potenziale inespresso».
Quel potenziale è anche quello dell’economia digitale e di portali di crowdfunding come CrowdFundMe: «Startup ne abbiamo quotate, anche innovative. Aim Italia, del resto, consente una raccolta con un flottante del 10% e basta un bilancio certificato- spiega Brigante -. Per loro può essere un’opportunità, per noi pure. C’è tanto valore in realtà del fintech, soprattutto. È un trend che cavalcheremo e del quale contiamo di raccogliere ottimi frutti».