Come showman, niente da dire. Ma non ci raccontiamo che Carlo Freccero sia un genio della televisione se come prime mosse vuole: riportare in televisione Daniele Luttazzi, ripiazzare Simona Ventura in Rai e censurare Luca e Paolo. Lo chiamano guru, una specie di Steve Jobs dell’etere, un personaggio mitologico che negli ultimi anni è diventato anche tuttologo per tutte le stagioni: dalla politica al calcio, gli autori dei talk show tiravano fuori il suo numero di telefono quando serviva qualcuno che facesse un po’ di pollaio. Freccero torna nel luogo del delitto, Raidue, ma è parecchio cambiato. Ha 71 anni, è passato dalla sinistra al voto ai grillini. Si è offeso con il Pd perché l’ha “spedito sul satellite”, così alle politiche 2018 ha espresso la sua simpatia per il M5s e la Lega.
Il neo direttore di Raidue, rete che dirigeva agli inizi degli anni Duemila, quando ancora faceva qualcosa di innovativo e sperimentava, per farsi notare ha deciso di cancellare i volti comici che funzionano per mandare in onda il carrello dei bolliti. Ha tenuto una conferenza stampa show in cui parlava delle serie che gli fanno schifo e chiamava per tutto il tempo Alessandro Sortino “Sciortino”; faceva più ridere di Checco Zalone. Tutti i giornalisti di spettacolo, svegliati dal torpore, l’hanno accolto come il Messia perché almeno ha fatto passare loro un’ora di leggerezza. Tutta fuffa. Nel merito, non possiamo gridare alla rivoluzione, ma all’ennesima cilecca della Rai gialloverde.
Capitolo Luttazzi. Freccero l’ha annunciato come se stessimo parlando di Crozza o Guzzanti, non di un comico finito. Perché ogni tanto la censura è pure giusta, come quella che gli fece Antonio Campo dall’Orto quando era direttore di La7 e nel 2007 l’aveva riesumato, per poi sentire in onda: “Pensa a Giuliano Ferrara dentro a una vasca da bagno, con Berlusconi e Dell’Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca, e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta. Va già meglio, no?”.
La maggior parte degli osservatori pensa che Luttazzi sia lontano dalla televisione per il famoso editto-bulgaro che fece Berlusconi dopo la puntata di Satyricon in cui lui e Marco Travaglio, nel marzo 2001, hanno parlato della provenienza dei soldi del Cavaliere. Falso. La verità è che è che è un personaggio bruciato da quando un documentario ha mostrato che il 30% delle sue battute erano copiate e incollate da quelle di alcuni stand up comedian americani
La maggior parte degli osservatori pensa che Luttazzi sia lontano dalla televisione per il famoso editto-bulgaro che fece Berlusconi dopo la puntata di Satyricon in cui lui e Marco Travaglio, nel marzo 2001, hanno parlato della provenienza dei soldi del Cavaliere. Falso. La verità è che è che è un personaggio bruciato da quando un documentario ha mostrato che il 30% delle sue battute erano copiate e incollate da quelle di alcuni stand up comedian americani. Uno sputtanamento globale che ovviamente Marco Travaglio, nell’editoriale di ieri sul Fatto Quotidiano, ha pensato bene di omettere. Ma ci ha fatto sapere che vive tra l’Italia e la Spagna scrivendo libri che non pubblica, show e programmi che non interpreta”. Si tiene occupato. “Ma se tornasse, che pubblico troverebbe?”.
Ecco, appunto. Invece chi un pubblico ce l’ha e funziona, Freccero lo manda in prepensionamento. Parliamo dei comici Luca e Paolo.
Il neo direttore di Raidue, nella foga di cambiare, ha annunciato che spegnerà la trasmissione Quelli che…dopo il Tg per piazzare un programma di informazione politica del Tg2 diretto da Gennaro Sangiuliano, quota Lega. E infatti il Pd insorge, mentre Travaglio gongola: “Il controeditto bulgaro”. Il censurato gode per i neo censurati, mentre Freccero dice di amare la satira ma chiude proprio la satira. Tra l’altro Luca e Paolo rischierebbero anche di perdere Quelli che il calcio, visto che Simona Ventura avrebbe chiesto di tornarne al timone. Ma cosa hanno fatto Luca e Paolo ai grillini? Fuochino: l’imitazione cult di Danilo Toninelli in cui appaiono in tre nei panni del ministro dei trasporti.
Freccero, in una mattina, ha fatto arrabbiare tutti. Da Beppe Caschetto, che è l’agente di Luca e Paolo, al potente manager Lucio Presta: nella sua idea di rete autarchica e sovranista, il direttore ha avuto la brillante idea di combattere una guerra interna contro Raiuno. Ha deciso infatti di piazzare contro il programma di Paola Perego (moglie di Presta) una serie di grandissimo successo, The Good Doctor. Freccero deve invece tenere molto al rapporto con Sangiuliano se ha deciso anche di cancellare il mitico Fatti Vostri con Giancarlo Magalli per fare posto a un approfondimento del Tg2. Un altro. E poi togliere Costantino Gherardesca (anche lui critico coi grillini) da The Voice per rimetterci Simona Ventura, le modifiche a quel piccolo capolavoro di Nemo, di Enrico Lucci, il cambio di nome di un programma, Night Tabloid, perché “troppo inglese”… Però vuole l’ex velino di Belen Stefano de Martino alla conduzione di una trasmissione in prima serata come Made in Sud. In quale bar partorisca queste trovate, è mistero.
Già lo chiamano Epurator. Non male come involuzione per uno che ai tempi era considerato un innovatore.