Conoscere per decidere. Dovrebbe essere il motto di qualsiasi cittadino informato, invece nell’era del tifo politico e dei social che amplificano lo scontro sociale è il nome giusto per la scuola politica, nata da un’idea di Luciano Violante (ItaliaDecide) e di Giorgio Vittadini (fondazione per la Sussidiarietà). al via dal 23 febbraio. L’obiettivo è rimettere al centro la società civile e i corpi intermedi, secondo il principio di sussidiarietà. Perché solo da aggregazioni di persone che condividono problemi, riflettono, si informano possono rinascere e crescere passione e sensibilità politica. L’unico antidoto per la perdita di credibilità della politica, un prezzo insostenibile per la collettività.
Il 28 gennaio la prima lezione, gratuita, nel Salone degli Affreschi Società Umanitaria. Si discute di Popolo e democrazia ascoltando un brano del discorso di Piero Calamandrei ai giovani sulla Costituzione del 26 gennaio 1955. Interverranno Marta Cartabia, Vicepresidente della Corte Costituzionale e Luciano Violante, Presidente Emerito della Camera dei Deputati. L’edizione milanese della scuola politica prevede altre cinque lezioni tra febbraio e maggio, dal bene comune all’intelligenza artificiale, dai nuovi nazionalisimi all’Unione europea. Tutti gli incontri saranno ospitati dalla Società Umanitaria.
Si inizia il 23 febbraio con Educazione, bene comune ed etica pubblica. Quali fattori sono essenziali nella definizione di bene comune? Quale lavoro è indispensabile per realizzarlo, dal livello personale a quello istituzionale? Ci sono premesse culturali condivise per ottenerlo? Tra gli ospiti: l’ex deputata del Partito Democratico Anna Finocchiaro, Mauro Magatti, professore ordinario di Sociologia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Lorenza Violini, professore ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano.
L’8 marzo si parlerà di Intelligenza artificiale e diritti umani per capire quali sfide dovrà affrontare il mondo del lavoro e dell’impresa di fronte al nuovo sviluppo tecnologico. Quale libertà e quale sicurezza possono essere garantite dal crescente potere delle macchine? A parlarne ci saranno Marco Bentivogli, segretario Generale Fim Cisl, Ferruccio Resta, rettore Politecnico di Milano e Francesca Bria, chief technology e digital innovation officer del Comune di Barcellona.
Democrazia, libertà, sussidiarietà sarà il tema dell’incontro del 22 marzo. La democrazia non è un fatto acquisito per sempre. Quali sono i fattori che hanno determinato l’attuale crisi della democrazia rappresentativa? E soprattutto quale ruolo hanno i corpi intermedi e l’iniziativa dei cittadini nella vita civile? Tra gli interventi moderati da Marcello Menni, direttore Fondazione Vittorino Colombo ci saranno Franco Bassanini, presidente Fondazione Astrid, lo scrittore e giornalista Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e Gigi Petteni, presidente Inas – Cisl.
Mentre la società globale sta avanzando non possono essere trascurate le identità nazionali e culturali. Per questo la quinta lezione sarà Nuovo nazionalismo e globalizzazione, il 5 aprile. Parleranno Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica, Università degli Studi di Milano, Claudio Martelli, politico e scrittore e Dario Fabbri, consigliere scientifico e coordinatore America di Limes.
Per partecipare bisogna scaricare la scheda di iscrizione dal sito http://www.sussidiarieta.net/it/conoscereperdecidere entro e non oltre il 15 febbraio 2019. La quota è di 100 euro, 50 se si è uno studente sotto i 26 anni.
L’ultimo evento della scuola politica sarà gratuito. Il 10 maggio 2019 si discuterà de La grande sfida dell’Unione Europea. Il progetto europeo sta andando in crisi. Quali scenari si prospettano nel futuro prossimo? A quali condizioni l’Europa potrebbe diventare una vera casa comune? È davvero necessario rinunciare a qualche cosa per farne parte? Interverranno Carlo Cottarelli, direttore Osservatorio sui Conti Pubblici, Università Cattolica del Sacro Cuore, Alessandra Ghisleri, direttore Euromedia ed Enrico Letta, Direttore Scuola di Affari Internazionali dell’Istituto di Studi Politici di Parigi.