Alexandria Ocasio Cortez non è una bambola (e il suo Green New Deal vi stupirà)

Ormai non si parla più di lei come la millennial del Bronx diventata deputata al Congresso. Criticata dagli avversari politici, ammirata da molti personaggi dello spettacolo e seguita da oltre tre milioni di follower su Twitter

ALEX WONG / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / AFP

Alexandria Ocasio-Cortez non è soltanto un personaggio da riviste patinate, la sua storia non è solo quella di una ragazza che, nonostante il codice postale, riesce a ritagliarsi un posto in prima fila nella società. Al suo nome infatti, vengono accostate proposte politiche ben precise che, al netto della fattibilità, stanno modificando l’agenda politica dei democratici. Criticata dagli avversari politici, ammirata da molti personaggi dello spettacolo e seguita da oltre tre milioni di follower su Twitter, più di due milioni su Instagram e più di mezzo milione su Facebook, la newyorkese è costantemente sotto i riflettori.

La sua figura non suscita ormai solo curiosità ma la giusta e dovuta attenzione. All’inizio si parlava di lei perché non accade proprio tutti i giorni che una ragazza del Bronx, nata nel 1989 da madre portoricana, vinca le primarie democratiche nel quattordicesimo distretto di New York, per poi approdare alla Camera dei Rappresentanti. Tuttavia, i motivi per seguire la più giovane eletta al Congresso nella storia americana, nel corso dei mesi sono aumentati sempre di più. È al nome della Ocasio-Cortez, ad esempio, che viene accostato il cosiddetto Green New Deal. L’ambizioso piano mira sostanzialmente a soddisfare il fabbisogno energetico attraverso fonti rinnovabili, ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e sviluppare tecnologie prive di impatto ambientale. Già questo basta a capire la portata del programma, ma nel documento pubblicato si leggono altri rilevanti obiettivi. Si fa riferimento alla riconversione delle economie locali ancora dipendenti dai combustibili fossili e, per coloro che sono impiegati in questo settore, alla formazione e all’assistenza economica durante la fase di transizione energetica, attraverso il coinvolgimento dei sindacati. Si legge di lavori adeguatamente remunerati e di tutele per chi ha subito gli effetti dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Infine, non può mancare il richiamo all’assistenza sanitaria universale.

Molti ritengono Ocasio-Cortez poco preparata ma l’economista e il premio Nobel Paul Krugman sul New Ypork Times ricorda che anche altri economisti come Emmanuel Saez, il premio Nobel Peter Diamond e l’ex presidente dei consulenti economici di Barack Obama, Christina Romer, concordano sulla necessità di tassare i super ricchi con aliquote molto elevate.

Kamala Harris ha annunciato di sostenere la proposta e ha nominato sia Alexandria Ocasio-Cortez che il senatore Edward Markey, ovvero coloro che hanno presentato il piano pochi giorni fa. « Il Green New Deal è un audace programma per spostare drasticamente il nostro Paese verso il 100% di energia pulita e rinnovabile. Ripareremo le infrastrutture fatiscenti del nostro Paese, miglioreremo gli edifici in tutta la nazione e ridurremo in maniera netta le emissioni di gas serra», ha scritto la senatrice californiana in una nota, dove evidenzia gli effetti drammatici dei cambiamenti climatici. Oltre a Kamala Harris, anche altri candidati alle primarie democratiche per la Casa Bianca sostengono il piano. Si tratta di Cory Booker, Julian Castro e Kirsten Gillibrand. All’elenco non poteva mancare Elizabeth Warren, che ha proposto di finanziare il Green New Deal con un prelievo fiscale alle classi più agiate. In effetti, quello della tassazione ai super ricchi è un altro tema caro ad Alexandria Ocasio-Cortez, che ha ipotizzato per loro un’aliquota intorno al 70%.

Molti ritengono Ocasio-Cortez poco preparata ma l’economista e il premio Nobel Paul Krugman sul New York Times ricorda che anche altri economisti come Emmanuel Saez, il premio Nobel Peter Diamond e l’ex presidente dei consulenti economici di Barack Obama, Christina Romer, concordano sulla necessità di tassare i super ricchi con aliquote molto elevate. Lo stesso Krugman in una serie di tweet dello scorso 16 gennaio, evidenzia come l’attenzione attorno alla figura di Alexandria Ocasio-Cortez sia prodotta da motivazioni sbagliate e come spesso venga stigmatizzata ingiustamente per il solo fatto di essere una giovane donna. Eppure grazie alla sua abilità con i media, la newyorkese riesce a rispondere ad ogni critica e a riportare l’attenzione sulle questioni che le stanno a cuore. L’ultima è di pochi giorni fa ed è stata ripresa, tra gli altri, dal celebre conduttore James Corden, come ulteriore prova di quanto sia diventata popolare Ocasio-Cortez. Nel video la si vede esporre in maniera quasi elementare le contraddizioni del sistema di finanziamento delle campagne politiche gettando ombre, per usare un eufemismo, sulle conseguenti sfere di influenza. Ambiente, lobby, assistenza sanitaria, fisco, i temi citati sono molteplici ed evidenziano l’ambizione della nemmeno trentenne venuta dal Bronx. Potremmo pensare a una sfida degna di Davide contro Golia, ma il tweet fissato in alto sul suo account lascia pochi dubbi sulla sua motivazione: “Una nota veloce per tutti. Non molliamo mai!”

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